I leader delle Big tech si allineano a Trump: stupisce la semplicità dei cambi di casacca

I leader delle Big tech si allineano a Trump: stupisce la semplicità dei cambi di casacca

Il potere moderno ha diverse forme: uno è quello più classico della politica, l’altro è più innovativo, ha il retrogusto del digitale e consente a una manciata di leader, chiamati Ceo, di decidere del destino di miliardi di utenti. Mai come oggi, guardando oltreoceano, l’intersezione tra governatori tradizionali e imperatori digitali si è infittita. Fino a poco tempo fa l’amministrazione Biden poteva fare affidamento su un certo supporto da parte dell’industria tech. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

La sua agenda economica ha spaventato gli investitori, aumentando l'incertezza sui mercati. E il risultato è stato il crollo di Wall Street nel lunedì nero del 10 marzo, e in particolare del Nasdaq. (QuiFinanza)

NEW YORK Il giorno del giuramento di Donald Trump, lo scorso 20 gennaio, fu notato con un certo stupore che alla sua sinistra non sedevano i governatori degli Stati, come vorrebbe la tradizione, ma una folta rappresentanza degli uomini più ricchi del pianeta: Elon Musk, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Bernard Arnault, Sergey Brin. (ilmessaggero.it)

Musk rimane l'uomo più ricco del mondo ma in poche settimane ha perso oltre 150 miliardi (Il Fatto Quotidiano)

Wall Street in rosso, per i supermiliardari alla corte di Trump una perdita di 210 miliardi di dollari
Wall Street in rosso, per i supermiliardari alla corte di Trump una perdita di 210 miliardi di dollari

A spaventare i mercati finanziari - che ancora oggi viaggiano in terreno negativo - sono soprattutto… Ora Trump dovrà metterci la faccia. (L'HuffPost)

Molti hanno cambiato posizione politica, immaginando un aumento dei guadagni in borsa con la sua vittoria alle presidenziali. – Si registra una perdita da 209 miliardi di dollari per i magnati più vicini a Donald Trump. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Fatti chiave “Lunedì nero a Wall Street: S&P 500 ai minimi da 6 mesi. Trump: “Non guardate il mercato azionario”” (Forbes Italia)