La scoperta: i buchi neri non sono strutture stabili nel tempo. Cosa li fa mutare?
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Grazie alle osservazioni effettuate dal telescopio Hubble, nel corso degli ultimi 15 anni circa numerosi buchi neri hanno subito importanti modifiche. Un team di ricercatori ha trovato la spiegazione. Anche i buchi neri cambiano aspetto nel tempo, aumentando e diminuendo la loro luminosità. Nella costellazione della Fornace, una delle 88 costellazioni moderne visibile dall’emisfero australe c’è una piccola regione di spazio chiamata “campo ultra profondo di Hubble” (in inglese “Hubble Ultra Deep Field”, HUDF) in onore proprio del telescopio spaziale Hubble che ce ne ha fornito delle immagini con una risoluzione incredibile. (Ilmeteo.net)
Se ne è parlato anche su altre testate
In sostanza i ricercatori si sono accorti che attorno a un buco nero (uno di quelli visibili e in qualche modo osservabili) le stelle stavano cominciando a comportarsi in maniera insolita. (Libero Tecnologia)
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Insomma: comunque li si guardi, i buchi neri sono un’entità complessa e misteriosa, che la fisica moderna ancora non è riuscita a comprendere e descrivere se non per ipotesi, più o meno verificabili. Ingoiano e spaghettificano tutto quello che gli càpita a tiro, luce compresa. (WIRED Italia)
Con una scoperta a sorpresa, gli astronomi che utilizzano il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA hanno scoperto che il getto simile a una fiamma ossidrica proveniente da un buco nero supermassiccio al centro di un’enorme galassia sembra causare l’eruzione di stelle lungo la sua traiettoria. (MeteoWeb)
Queste eruzioni stellari sarebbero novae, e di solito ogni giorno, da qualche parte in M87, erutta una nova. Ma Hubble ha trovato il doppio delle novae vicino al getto rispetto ad altre parti della galassia gigante, durante i mesi in cui ha osservato il sistema. (Astrospace.it)