Vassallo, ronde antidroga

Il 20 agosto del 2010. A quella data risale l’ultimo contatto telefonico tra Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica ucciso 16 giorni dopo, e Domenico Palladino, al tempo consigliere comunale delegato al Turismo e allo Spettacolo. Quest’ultimo e i due fratelli, Giovanni e Federico, avendo messo a disposizione il deposito in cui sarebbero stati stoccati i carichi di sostanze stupefacenti, sono considerati dagli inquirenti partecipi del vasto narcotraffico nell’ambito del quale Acciaroli era diventata crocevia di droga movimentata da esponenti di spicco della criminalità organizzata. (la Città di Salerno)

Su altri media

Mentre Fabio Cagnazzo, il colonnello dei carabinieri arrestato nell’ambito dell’omicidio di Angelo Vassallo per il depistaggio delle indagini si è avvalso della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia, Giuseppe Cipriano, l’imprenditore di Scafati, ha scelto di parlare. (Info Cilento)

Il movente sarebbe legato alla scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell'Arma. Una svolta resa possibile anche grazie a chi, come il fratello di Vassallo, non ha mai smesso di chiedere giustizia. (ilmattino.it)

Leggi tutta la notizia Non è certo, a questo punto, se l'ufficiale possa ... (Virgilio)

OMICIDIO VASSALLO, PRIMO ROUND DI INTERROGATORI DI GARANZIA

Che coinvolgeva un po’ tutti. Domenico Palladino, lei all’epoca era anche con… (La Stampa)

Un grido raccolto dal magistrato che delegò alle indagini i carabinieri della compagnia di Agropoli perché, come riferito nel corso degli interrogatori dal comandante Annicchiarico, «il sindaco non si fidava dei militari competenti per il suo territorio». (ilmattino.it)

Ha fatto scena muta questa mattina nel corso degli interrogatori il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’’ufficiale dell’arma accusato di aver partecipato alla pianificazione e del depistaggio dell’omicidio del ‘sindaco pescatore’ di Pollica, ricoverato in un ospedale militare di Roma a causa di un malore accusato quando gli è stata notificata la misura cautelare. (Tv Oggi)