Violenza in ospedale a Mestre, aggressore libero. Gli operatori: «Body cam e pulsante rosso»
Più sicurezza negli ospedali, pene certe per chi aggredisce medici e sanitari, prometteva la politica solo qualche settimana fa quando, il 13 novembre, con 144 voti a favore e 92 astenuti è arrivato il via libera della Camera per l'arresto in flagranza differita - cioè non sul luogo del fatto - di chi aggredisce il personale. Poi, nel Pronto soccorso dell’ospedale di Mestre accade il peggio, si s… (La Nuova Venezia)
Ne parlano anche altri media
Otto monitor distrutti, caos e paura domenica mattina all'ospedale dell'Angelo a Mestre. Due infermiere hanno protetto gli altri pazienti - una decina in tutto - portandoli nella guardiola per proteggerli. (Corriere della Sera)
"Dopo l'aggressione di domenica scorsa (nella foto), un nuovo episodio violento si è verificato al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Mestre - dice Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto -. (Oggi Treviso)
Nuovi momenti di tensione al Pronto Soccorso dell’ospedale Angelo di Mestre questa mattina, intorno alle 8:30. Un uomo di origine straniera, in attesa di ricevere cure mediche, ha improvvisamente iniziato a colpire con violenza il vetro della guardiola del personale sanitario, creando caos e preoccupazione tra i presenti. (tviweb)
Un 50enne di origini irlandesi è stato arrestato dalla polizia dopo aver distrutto la sala d’attesa del Pronto soccorso dell’ospedale di Mestre, obbligando le infermiere, terrorizzate, a nascondere una decina di pazienti nella guardiola. (Nurse Times)
I militari hanno bloccato il cinquantenne, senza fissa dimora, che è stato poi ricoverato in psichiatria. L’uomo ha insultato e minacciato medici e infermieri, che hanno subito attivato il protocollo di emergenza, chiamando a sostegno i carabinieri. (La Nuova Venezia)
«Parliamo di un senzatetto che era stato trovato in gravi condizioni di ubriachezza in strada e per questo portato in pronto soccorso per analisi. A fare il punto della situazione la primaria dell'Ulss 3 Maria Rosada. (ilgazzettino.it)