Khamenei fa il comizio col fucile Israele: “In serbo altre sorprese”

Aveva un fucile accanto alla sedia, l’ayatollah Ali Khamenei, nel suo sermone di ieri davanti a migliaia di fedeli riuniti a Teheran. Non tra le mani, come nel 2019 durante la festa della rottura del digiuno di Ramadan. Un simbolo di bellicosità che amplifica l’unicità della decisione di guidare una preghiera. L’ultima volta che la … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Stanca, ma fiera: «Gli irani… La sua gente è stanca, dice al telefono dall’esilio itinerante la premio Nobel per la pace: stanca che il governo sostenga economicamente Hezbollah anziché costruire ospedali e frenare l’inflazione, stanca che prenda ordini da Mosca e che massacri ogni giorno le coraggiose donne senza hijab. (La Stampa)

Pugno duro contro «l'unico nemico», Israele , con risposte « legittime e legali », ma anche appello all’ unità di tutti i musulmani . Ed ha ribadito: "Elimineremo Israele". (Gazzetta del Sud)

Khamenei ha definito Israele un regime "vampiro" e gli Usa "un cane rabbioso" nella regione e ha assicurato che la Repubblica islamica adempirà a "qualsiasi dovere correlato" contro Israele con "forza e fermezza". (Tiscali Notizie)

Khamenei in pubblico con il fucile in pugno. “Attaccheremo ancora la Palestina occupata”

Parlando con un fucile al suo fianco, Khamenei ha guidato per la prima volta in cinque anni la preghiera del venerdì dalla grande moschea Imam Khomeini di Grand Mosalla, nel centro di Teheran, nonostante le voci di un suo dislocamento in un luogo segreto dopo l’uccisione del leader del movimento armato sciita libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, lo scorso 27 settembre. (infodifesa.it)

Khamenei: Il 7 ottobre è stato un attacco legittimo 04 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

«Il 7 ottobre è stato un atto legittimo, così come legittima è la nostra risposta contro Israele», ha esordito la Guida Suprema della Repubblica islamica dell’Iran durante la preghiera del venerdì nella grande moschea di Teheran, dove si teneva la commemorazione per la morte di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. (la Repubblica)