Esonero De Rossi, il retroscena: chiesto a Ghisolfi di prendersi la responsabilità della scelta, cosa è successo

Esonero De Rossi, il retroscena: chiesto a Ghisolfi di prendersi la responsabilità della scelta, cosa è successo
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Il dirigente francese si sarebbe poi rivolto ai Friedkin che avrebbero negato tutta la vicenda GHISOLFI DE ROSSI FRIEDKIN – Continua a far molto discutere l’esonero di Daniele De Rossi. Il tecnico è stato sollevato dall’incarico lo scorso mercoledì con l’arrivo al suo posto di Ivan Juric. Secondo quanto riporta l’emittente Radio Manà Manà Sport, c’è chi avrebbe chiesto al ds Florent Ghisolfi di prendersi la responsabilità di questa scelta. (RomaNews)

Su altre fonti

“Non mi aspettavo l’esonero di Daniele De Rossi, lo trovo disgustoso. Daniele è un figlio della Roma, un ragazzo straordinario, ed è stato esonerato dopo 4 giornate in mezz’ora da persone che con Roma c’entrano poco. (Giallorossi.net)

La Roma è una squadra che vive di passioni, emozioni e legami indissolubili. Oggi, il loro passato glorioso si intreccia con un presente che lascia un profondo senso di rimpianto tra i tifosi, che avrebbero voluto vederli protagonisti anche nei quadri societari della “Magica”. (CalcioMercato.it)

Esattamente 7 giorni fa, infatti, Daniele veniva sollevato dall'incarico di allenatore della Roma a favore di Ivan Juric. L'ultima settimana di Daniele De Rossi deve senza ombra di dubbio essere stata un incubo. (ForzaRoma.info)

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Perché è vero che i giallorossi conquistano la prima vittoria del campionato grazie al 3-0 contro l’Udinese, ma questo non risparmia i calciatori dai fischi anche a fine gara, quando la squadra si affaccia verso la Curva. (Giornale di Sicilia)

Luigi Garlando spiega perché l'esonero di De Rossi e l'arrivo di Juric, esterno al mondo giallorossa, può far bene alla Roma in questo campionato. (La Gazzetta dello Sport)

L’esonero di Daniele De Rossi da allenatore è stato il primo segnale di una crisi profonda. I Friedkin, proprietari del club, hanno giustificato la decisione con la necessità di prendere decisioni difficili per il bene della squadra, pur riconoscendo il profondo rispetto per De Rossi, il cui legame con i giocatori era forte e ben visibile. (Radio Radio)