Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas” – Ascolta

(Adnkronos) – Le operazioni militari delle forze israeliane vanno avanti su più fronti. Sono in corso ulteriori attacchi da terra anche con i tank e dall’aria dell’Idf nella zona di Jabalya a nord di Gaza, dove l’esercito già ieri l’altro ha avviato un’operazione contro Hamas, in particolare verso il campo profughi locale. Lo stesso sta avvenendo a Rafah, nel sud della Striscia, dove l’Idf continua ad avanzare nella parte orientale della città, in particolare in altri quartieri della stessa area più vicini al centro dopo aver preso un’importante arteria tra le due zone. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Se ne è parlato anche su altre testate

La sceneggiatura è geniale: da una settimana assistiamo allo spettacolo mediatico in cui si annuncia che in Medio Oriente israeliani e Hamas stanno valutando le opzioni per un cessate il fuoco, anzi, stanno proprio per decidere, perché non si aspetta che il verdetto di Hamas affinché arrivi la tregua; e poi – Alleluia – arriva la gioiosa notizia che sì, Hamas ha superato ogni sua perplessità e dunque è pronta a soddisfare tutte le condizioni che le sono state poste. (Il Riformista)

"Con un'intesa così, Hamas resta a Gaza, e resta al potere. E Israele rischia un altro 7 Ottobre. Ma la responsabilità è di Netanyahu. Non si è mai occupato del Day After. Che è l'unico, vero problema: a chi consegnare le chiavi di Gaza? Questa è una guerra senza strategia. (la Repubblica)

Non v'è chi non veda quanto le sorti della guerra di Gaza (sempre ammesso che questa strage di civili possa essere chiamata guerra) siano legate alla sorte personale di Benjamin Bibi Netanyahu e alla sua altrettanto personale indisponibilità ad accettare le responsabilità del ruolo che ha occupato per tanti anni e che così cinicamente, e insieme disperatamente, cerca di conservare. (Inside Over)