“I nostri figli non sono mostri”, parlano le madri dei responsabili della violenza di gruppo a Palermo

Sono stati tutti condannati i responsabili dello stupro di gruppo commesso nella notte tra il 6 il 7 luglio 2023 al Foro Italico di Palermo. Adesso a parlare sono le mamme dei giovani, che in maniera molto confusionaria, disapprovano lo stupro, difendono i figli e poi affermano che di violenza non si è trattato. “I nostri figli hanno sbagliato perché non si va in sette con una dama“, dicono Loredana Mamone, Ornella Valenti e Francesca Mortillaro, rispettivamente mamme di Gabriele di Trapani, Angelo Flores e Christian Maronia, ma “non sono dei mostri”. (Itaca Notizie)

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“Hanno sbagliato perché non si fa sesso in gruppo, in strada, come i cani. Ma non è stato stupro. Non sono dei mostri“: a parlare sono le mamme di tre degli indagati per lo stupro di gruppo del Foro Italico a Palermo del luglio dell’anno scorso. (Quotidiano di Sicilia)

«Non sono dei mostri. Dopo le condanne dei sette imputati a pene comprese tra i 6 anni e gli 8 anni e 8 mesi (il verdetto più pesante è stato inflitto all'unico ragazzo che all'epoca dei fatti era minorenne) le donne hanno deciso di parlare. (leggo.it)

(Adnkronos) – (CremonaOggi)

Stupro di gruppo a Palermo, le mamme dei giovani condannati: 'Hanno sbagliato ma non sono mostri'

Frasi choc quelle delle madri dei giovani palermitani condannati per lo stupro di gruppo di una 19enne abusata a luglio di un anno fa, dai sette conoscenti con cui aveva trascorso la serata, dietro le lamiere di un cantiere abbandonato a pochi passi dal mare. (Corriere della Sera)

«Non sono dei mostri. Si sono fatti trascinare»: una difesa senza appello quella delle madri dei giovani palermitani accusati dello stupro di gruppo di una 19enne violentata in un cantiere abbandonato del Foro Italico, a luglio del 2023 a Palermo (ilmattino.it)

Disapprovano il comportamento dei loro figli ma sono certe che quella notte non ci sia stato uno stupro: "Hanno sbagliato perché non si fa sesso in gruppo, in strada, come i cani. Ma non... (Virgilio)