Scampia Vela Celeste, la protesta degli sfollati a Napoli in piazza Dante: «Il tempo è scaduto, mò basta»

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ilmattino.it INTERNO

«Il tempo è scaduto. Mo' basta». È questo il grande striscione che gli abitanti di Scampia espongono in Piazza Dante, dove diverse centinaia di persone - molte provenienti dalla Vela Celeste - si sono radunate uscendo dalla Metropolitana, per l'annunciata manifestazione di protesta. Si invocano misure urgenti di risanamento del quartiere e soprattutto nuove abitazioni. «Vogliamo soluzioni reali, concrete e immediate per Scampia» recitano in centinaia, in piazza. (ilmattino.it)

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Di Franco Cimino (CatanzaroInforma)

35 Nel bollettino medico emesso oggi mercoledì 31 luglio dal Santobono, sulle 7 bimbe ferite nel crollo alla Vela Celeste di Scampia, ci sono alcune notizie confortanti, pur nella gravità complessiva dello scenario. (Fanpage.it)

NAPOLI. Dopo il crollo di un ballatoio nella Vela Celeste che la settimana scorsa ha causato tre vittime, diversi feriti e centinaia di sfollati, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi (nella foto), ribadisce la necessità di accelerare i lavori per la costruzione delle nuove abitazioni a Scampia, al fine di risolvere definitivamente la questione dei residenti delle Vele. (ROMA on line)

«Il tempo è scaduto» c'è scritto sullo striscione dietro al quale circa un migliaio di persone oggi pomeriggio si sono radunate in piazza Dante. Sono abitanti di Scampia e attivisti, ci sono anche gli sfollati del crollo della Vela Celeste che dopo i funerali delle tre vittime, intendono tenere "sotto pressione" le istituzioni locali fino a quando non si troverà una soluzione. (Fanpage.it)

Lo rende noto l’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon, che ha emesso un bollettino medico in relazione alle condizioni cliniche delle 7 pazienti pediatriche tra i due e i dieci anni ricoverate dopo il crollo. (Il Fatto Vesuviano)

PUBBLICITA Napoli, la tragedia del crollo del ballatoio a Scampia ha sconvolto l’intera comunità napoletana, generando un’ondata di dolore e sgomento che ha travolto non solo chi vive nei pressi del luogo del disastro, ma anche chiunque abbia seguito l’accaduto attraverso i social media. (Cronache della Campania)