La Corte dei conti europea ha bocciato l'Italia sulla cybersecurity

Un giudizio severo sulla cybersecurity, che non lascia spazio a equivoci. Nella sua relazione annuale sull'esercizio finanziario 2023, pubblicata ufficialmente il 10 ottobre ma che Wired aveva potuto visionare in anteprima, la Corte dei conti europea ha messo nero su bianco le sue perplessità sull'operato dell'Italia nell'ambito della cybersicurezza. Un settore cruciale per il paese, finanziato con ben 67,25 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). (WIRED Italia)

Ne parlano anche altri media

Eca – (Notizie Geopolitiche)

Allarme della Corte dei conti europea sull'utilizzo dei fondi del Recovery Fund da parte degli Stati Ue, a cominciare dall'Italia: a fine 2023, secondo i dati della Procura europea (Eppo), erano aperte 206 indagini attive relative ai fondi per i Pnrr con potenziali danni stimati in oltre 1,8 miliardi di euro. (Italia Oggi)

Bruxelles – Unione europea, i conti tornano. La Corte dei conti dell’Ue, nella relazione dedicata al budget a dodici stelle, non identifica particolari criticità, per quanto l’inflazione rischia di rosicchiare fondi importanti per il funzionamento del club dei 27 e le loro politiche. (EuNews)

La Corte dei Conti Ue: “Nel 2023 un pagamento a fondo perduto del Recovery su tre ha violato le norme”. Italia bocciata sulla cybersicurezza

LUSSEMBURGO (ITALPRESS) – Come per gli esercizi precedenti, il livello di errore stimato nella spesa di bilancio dell’UE è aumentato, stando alla relazione annuale della Corte dei conti europea pubblicata in data odierna. (Quotidiano del Sud)

Come per gli esercizi precedenti, il livello di errore stimato nella spesa di bilancio dell'UE è aumentato, stando alla relazione annuale della Corte dei conti europea pubblicata in data odierna. (La Provincia di Cremona e Crema)

Nel 2023, spiega il report annuale dei revisori dei conti europei sul bilancio comunitario, “circa un terzo dei pagamenti a fondo perduto a valere sul Recovery fund non rispettava le norme e le condizioni applicabili, al punto che 6 pagamenti” in sovvenzioni su 23 effettuati a 17 Paesi membri “erano inficiati da un livello di errore rilevante“. (Il Fatto Quotidiano)