Il campetto largo trova un federatore: Pagliarulo dell'Anpi detta la linea francese a Schlein e Conte

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Morti sul lavoro

Il leader dell'opposizione, Elly Schlein e Giuseppe Conte in testa, ieri sera si sono ritrovati sul palco della festa dell'Anpi a Bologna e hanno finalmente trovato un federatore: il leader dei partigiani Gianfranco Pagliarulo. È stato lui, con l'immancabile colonna sonora di Bella Ciao, a dettare la linea francese (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

Ma nella foto di… Alla festa per gli 80 anni dell’Associazione partigiani si prova a dare una fisionomia al Fronte popolare italiano, a un’alleanza democratica che prenda esempio da quella creata in Francia per respingere l’assalto della destra. (La Stampa)

È ormai un’abitudine: dopo piazza Santi Apostoli a difesa della Costituzione e la discussione nata dal Forum disuguaglianze contro la «svolta autoritaria», i partiti che si oppongono alla destra si ritrovano sul palco della festa nazionale dell’Anpi di Bologna: ci sono Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Riccardo Magi e Maurizio Acerbo. (il manifesto)

«Quei cori non corrispondono alla nostra volontà. Il giorno dopo la contestazione alla Festa nazionale dell’Anpi in piazza Lucio Dalla, Roberto Panzacchi, uno degli esponenti del comitato Besta torna su quanto successo. (Corriere della Sera)

Una foglia di fico chiamata Anpi

Applausi per il sindaco Matteo Lepore alla festa dell’Anpi in piazza Lucio Dalla. (La Repubblica)

Il giorno dopo la contestazione da parte della fronda antagonista che si oppone alla costruzione delle nuove scuole Besta al parco Don Bosco, le reazioni sono unanimi. "Gli eventi di questi ultimi giorni stanno alterando i termini del conflitto e minando ancor di più le possibilità di un confronto difficile. (il Resto del Carlino)

Tutti da Pagliarulo il lunedì sera. Schlein e Conte, i gemelli Avs Bonelli&Fratoianni e il radicale Magi: tutti sul palco Anpi, ieri sera, a preparare la Resistenza del nuovo Fronte Popolare, che in Italia prende le forme del referendum contro le riforme Meloni: si parte con l'Autonomia differenziata (e pazienza se fu proprio la sinistra, con la riforma del Titolo V, a spianarle la strada), in attesa del premierato. (il Giornale)