L'analisi/ Quella brutta pagella per l’Italia e le conoscenze da diffondere

L'analisi/ Quella brutta pagella per l’Italia e le conoscenze da diffondere
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmessaggero.it INTERNO

È la classifica internazionale che, più di ogni altra, dovrebbe preoccupare. Perché misura la stessa possibilità di una comunità di avere futuro. E ieri, dall’OECD (l’organizzazione che fa da centro studi per le economie più avanzate ed è il punto di riferimento per qualsiasi serio ricercatore) sono arrivate almeno tre notizie importanti. Tra gli adulti, la capacità di comprendere un testo scritto sta diminuendo; l’Italia è al quart’ultimo posto (su 31 Paesi) per capacità di fare operazioni matematiche e risolvere problemi; e, tuttavia, si conferma che essere capaci di trasformare dati in conoscenza è il fattore che maggiormente dispiega possibilità assai diverse di trovare un lavoro di cui essere orgogliosi, di godere di buona salute e, persino, di avere voglia di fare figli. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

Famola breve: basandosi sugli ultimi dati Ocse, la professoressa Fornero dipinge l'Italia con un "Paese che arretrando in balia di social e populismi". Forse era dai tempi di "choosy", dei ragazzi svogliati che non volevano lavorare che non si registrava sul sismografo della puzza sotto il naso un picco di queste dimensioni. (Liberoquotidiano.it)

Numeri molto positivi per il nostro mercato del lavoro, che vedono anche il crollo della disoccupazione al 5,8%, dato minimo toccato solamente nell’aprile del 2007. Ma abbiamo molta strada da percorrere per arrivare ai livelli medi europei, dove a lavorare sono più di 70 persone su 100. (InvestireOggi.it)

In particolare, in literacy , il 35% dei 16-65enni (media Ocse 26%) ottiene un punteggio pari o inferiore al livello 1 , indicante la capacità di comprendere testi brevi ed elenchi organizzati, quando le informazioni sono chiaramente presentate. (Gazzetta del Sud)

Perché i laureati italiani sanno meno dei diplomati finlandesi

L’OCSE ha diffuso i risultati del secondo ciclo dell’indagine sulle competenze degli adulti nell’ambito del PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), il programma internazionale che ha indagato sulle skills possedute nell’età compresa tra i 16 e i 65 anni. (PMI.it)

In Italia, a quanto pare, dilaga l’ignoranza. Secondo l’ultimo rapporto Ocse-Piaac (Programme for the international assessment of adult competencies), il BelPaese è tra i Paesi con il punteggio più scarso nella comprensione di un testo, nel fare calcoli matematici o risolvere problemi più complessi. (R101)

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)