Come finirà davvero la vicenda Toti

Dopo 80 giorni di gogna, Giovanni Toti ha ceduto e rassegnato le dimissioni da governatore della Liguria. Ottanta giorni di arresti domiciliari sebbene non ve ne fossero gli estremi, non essendoci pericolo di fuga, reiterazione del reato, possibilità di inquinamento delle prove. "Ha vinto la procura" e fa abbastanza impressione scriverlo, ma non troviamo espressione più adeguata per definire quello che ai nostri occhi appare come una sorta di ricatto: vuoi essere libero? Dimettiti. (Tempi.it)

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Giovanni Toti si è dimesso da governatore della Liguria. La decisione arriva dopo 80 giorni di arresti domiciliari, misura a cui è stato sottoposto nell’ambito dell’indagine per corruzione e voto di scambio che ha terremotato la Liguria. (Milano Finanza)

Se Toti è colpevole o innocente lo stabiliranno i giudici. “Il fallimento della democrazia”. (Il Fatto Quotidiano)

"Si chiude l'era Toti. Quando siamo entrati in consiglio regionale con la nostra lista avevamo l'obiettivo di fare in modo che finisse il 'totismo' e oggi sento che abbiamo vinto perché è finito un modo di fare una politica dove gli interessi di chi finanzia vengono prima dei cittadini". (Telenord.it)

Tutti hanno abbandonato Toti. Le ubbie dei giudici fanno paura (di A. Cangini)

Roma, 26 lug. – “Le dimissioni di Toti? Non si può pensare di governare una regione agli arresti domiciliari, lasciamo che la vicenda giudiziaria faccia il suo corso, auguriamo a Toti la possibilità di far valere le sue ragioni nella sede processuale, ma la politica ha bisogno di una svolta vera, di etica pubblica. (Agenzia askanews)

Con le dimissioni di Giovanni Toti, la Liguria diventa la terza regione al voto in autunno con Emilia Romagna e Umbria. Il centrosinistra si ricompatta per cercare di mettere in difficoltà la maggioranza. (Sky Tg24 )

È come se, al netto di qualche presa di posizione estemporanea, un’indagine da tutti considerata pretestuosa e un arresto da ciascuno spiegato con la volontà di decapitare un’istituzione democraticamente eletta fossero stati vissuti dai partiti di governo con la rassegnazione di chi assiste, impotente, all’ennesimo déjà-vu. (L'HuffPost)