Le pagelle dell’Italia contro il Belgio. Tonali, che ritmo. Il carattere di Ricci, Dimarco il migliore

– Ecco le pagelle dell’Italia in Nations League contro il Belgio. DONNARUMMA 6. Quasi mai impegnato per un terzo di match, poche colpe sulle fiammate belghe. DI LORENZO 6. Difende la sfera e fa sbilanciare gli avversari. Lascia tutto solo Faes su calcio d’angolo, e il pareggio è servito. BASTONI 6. Ruvido quanto basta, anche troppo. Sbaglia il disimpegno che lancia Theate, poi atterrato da Pellegrini. (Quotidiano Sportivo)

Ne parlano anche altre testate

Spalletti amaro dopo il pareggio col Belgio: "Ci sono partite segnate non dal calcio giocato" "Ci sono episodi che cambiano le partite e poi prendi gol subito su quella situazione. A volte ci sono partite che vengono segnate non dal calcio giocato". (Diretta)

PARI E ROSSO – All’Olimpico, l’Italia va a caccia del terzo successo consecutivo in Nations League dopo le vittorie contro Francia e Israele. A Roma, arriva il Belgio dell’italiano Domenico Tedesco, orfano delle stelle Romelu Lukaku e Kevin De Bruyne. (Inter-News)

De Grandis: «Dimarco il migliore in Italia, tra i migliori in Europa» De Grandis sicuro su Federico Dimarco, che in Italia-Belgio ha collezionato l’ennesimo assist delle sue partite in Nazionale. (Inter-News)

È stata una bella Italia. Ma deve crescere anche nelle difficoltà

Antonio Conte è stato premiato come miglior allenatore di settembre, ma ora la Serie A indica un giocatore del Napoli come il migliore del mese: ecco chi è Eppure, chi ruba la scena è sempre lui: Khvicha Kvaratskhelia. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

L'amarezza del c.t. Peccato, perché avevamo la possibilità di giocare bene la partita anche nel secondo tempo". (La Gazzetta dello Sport)

Quaranta minuti molto belli con occasioni, aggressività, intensità e due gol arrivati grazie a manovre preparate: una prestazione dominante. La gara era totalmente in mano degli Azzurri, che davano la sensazione di poter segnare ancora senza eccessiva fatica, ma poi è arrivata l’imperdonabile fesseria che ha cambiato la storia. (La Gazzetta dello Sport)