Agenzia delle Entrate: perché Ernesto Ruffini ha lasciato? Tensioni su redditometro e partite Iva, evasione ridotta di 16 miliardi

Ieri Ernesto Maria Ruffini ha incontrato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, riconfermandogli le dimissioni dal vertice dell’Agenzia dell’Entrate. Ha parlato anche col viceministro Maurizio Leo e ricevuto molti attestati di stima e solidarietà, in particolare dal centrosinistra. Si sente sollevato, come chi da tempo voleva liberarsi di un peso perché, come ha detto nell’intervista al Corriere ,«il clima è cambiato» e si sente fuori posto se il Fisco è indicato dal governo come un nemico. (Corriere della Sera)

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E rilanciare la visione di un fisco "amico", non ostile ai contribuenti. Eccolo, l'obiettivo che si sono dati tra Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia per sostituire Ernesto Maria Ruffini, il direttore dell'Agenzia delle Entrate che ha scelto di dimettersi in polemica con il governo, pur assicurando di non voler scendere in campo in prima persona (anche se da giorni si parla di un suo possibile impegno come "federatore" di un nuovo centro vicino al centrosinistra). (ilmessaggero.it)

«Ruffini parla già da capo dell’opposizione». La stima personale e professionale della premier Giorgia Meloni nei suoi confronti riferiscono sia intatta, però da Palazzo Chigi non hanno preso bene l’intervista rilasciata dal qua… (La Stampa)

Il giorno dopo le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini che ha rimesso l’incarico di direttore dell’agenzia delle Entrate, rivendicando, con un’intervista sul Corriere, il diritto di prendere parola nel dibattito pubblico, la politica si divide sulle sue affermazioni e sull’ipotesi che sia lui il federatore del centro che guarda al Pd. (Corriere della Sera)

Agenzia delle Entrate, per il dopo Ruffini in corsa anche Gabriella Alemanno, ex presidente del Conservatorio di Lecce

Per giorni i giornaloni progressisti lo hanno dato come principale nome spendibile al ruolo di grande federatore del centro. Lui, però, si è subito dissociato da tutte queste voci: "Non scendo in campo". (Liberoquotidiano.it)

La successione di Ernesto Maria Ruffini ripropone, in chiave aggiornata e con sfumature politiche tutte interne alla coalizione di governo, l’eterna questione “duale” dell’amministrazione fiscal/tributaria, da un lato l’agenzia delle Entrate, dall’altro - allo stesso tempo alternativo e complementare - la Guardia di Finanza. (Il Sole 24 ORE)

Nella terna dei papabili nella corsa a direttore dell'Agenzia per il dopo Ruffini c'è quindi anche Gabriella Alemanno, 69 anni, che ora è commissario alla Consob. Tra i candidati alla successione di Ruffini al timone dell'Agenzia delle Entrate c'è anche Gabriella Alemanno, sorella dell'ex ministro e sindaco di Roma, Gianni. (quotidianodipuglia.it)