Calenzano, il titolare della ditta dribbla le domande: “Non so di che cosa state parlando”

Firenze — «Non so di cosa sta parlando la saluto» si limita a dire interpellato da Repubblica sull’esplosione al deposito Eni Giacomo Dandrea. Dribbla le domande e non risponde, il titolare della Sergen, la ditta lucana per cui lavoravano due dei cinque morti nella strage di Calenzano, Franco Cirelli e Gerardo Pepe, e un ferito grave, Luigi Murno. «Profondo cordoglio per tutte le vittime. Sergen … (La Repubblica Firenze.it)

La notizia riportata su altre testate

Se ieri mattina giornata di lutto regionale le istituzioni toscane si sono fermate per un momento di raccoglimento per le vittime, nel pomeriggio nella piazza principale di Calenzano si è tenuta una manifestazione indetta dalle maggiori sigle sindacali per dire basta alle morti sul lavoro, con la partecipazione di oltre un migliaio di persone. (il Giornale)

L'intero deposito Eni è stato posto sotto sequestro al fine di poter svolgere le indagini tecniche necessarie per stabilire le cause dello scoppio alle pensiline di carico delle autocisterne. (Adnkronos)

Una situazione di pericolo che lo aveva spinto a chiedere un confronto ai responsabili della sicurezza. È quanto emerge da un “carteggio”, di cui Repubblica è entrata in possesso, tra lo stesso Martinelli e l’azienda… (La Repubblica Firenze.it)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Giornata di lutto in Toscana, in ricordo dei 5 lavoratori rimasti uccisi dopo un’esplosione nello stabilimento Eni di Calenzano, vicino Firenze (TV2000)

Martinelli aveva chiesto un confronto con i responsabili della sicurezza dopo un episodio in cui il carico di benzina aveva subito numerosi ritardi. L'autotrasportatore napoletano aveva espresso preoccupazioni per le «continue anomalie riscontrate sulla base di carico», e lo aveva anche segnalato ai suoi superiori con una lettera. (ilmattino.it)

Una circostanza che, per i … (Il Fatto Quotidiano)