Manovra: Meloni e Giorgetti nell'Ue del rigore

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Inside Over SALUTE

L'Italia si prepara all'autunno caldo della manovra e il governo Meloni, con il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti in prima linea, è atteso dalla sfida dell'Unione Europea da un lato e delle politiche per la crescita dall'altro. Il centrodestra di governo si prepara alla sua terza finanziaria in condizioni di notevole equilibrismo. Su un fronte, rinfrancato da dati (Inside Over)

Su altri giornali

Al centro del nuovo Piano strutturale di bilancio 2025-2029, infatti, c’è la revisione dei limiti di età per il pensionamento. La Pubblica amministrazione italiana è pronta ad un profondo rinnovamento. (lentepubblica.it)

Uno debito pubblico che, nel caso di attuazione delle riforme del Pnrr e di quelle necessarie per estendere a sette anni il periodo di aggiustamento dei conti, scenderebbe fino a raggiungere il 109,6% del Pil nel 2041. (Tiscali Notizie)

Questa l’analisi del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nella premessa al Piano Strutturale di Bilancio (Psb). Il governo userà il cosiddetto spazio fiscale, ovvero le risorse che emergono tra l’andamento dei conti e le nuove previsioni programmatiche per mantenere strutturale il taglio del cuneo (un obiettivo che il ministro aveva già anticipato al Festival di Open) e le tre aliquote Irpef ma anche per nuove misure previste all’interno della manovra. (Open)

Tutti in fuga sulla manovra, pure Giorgetti se la dà a gambe

Minuti per la lettura Non più “palla al piede” ma uno dei motori dello sviluppo italiano. Il Piano Strutturale di Bilancio, appena approdato in Parlamento, contiene anche le linee-guida di quello che può essere a tutti gli effetti considerato l’embrione di un Piano per il Sud. (Quotidiano del Sud)

Il Governo intende rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, coerentemente con la riforma fiscale e la rimodulazione delle aliquote IRPEF. L’obiettivo è quello di mettere a punto un intervento coordinato che abbassi complessivamente le tasse. (PMI.it)

A vestire i panni del suo avvocato difensore è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il numero uno di via XX Settembre non si è presentato alla conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri in cui ha illustrato il Piano Strutturale di Bilancio, con i dati aggiornati alla luce delle revisioni di contabilità nazionale rilasciate dall’Istat lo scorso 23 settembre e dopo il confronto con le parti sociali. (LA NOTIZIA)