Usa. Trump punta su Pete Hegseth per la Difesa

Di Giuseppe Gagliano – Usa. Il presidente eletto Donald Trump ha scelto come segretario alla Difesa Pete Hegseth, ex vederano di Afghanistan e Iraq ma soprattutto volto noto di Fox News. Con questa mossa Trump vuole significare l’immagine della forza muscolare del Paese, con scelte nette e spallate alle convenzioni internazionali. Non è una novità che Trump voglia far piazza pulita di tutto ciò che considera “woke” all’interno del Pentagono, accusando i vertici militari di essersi piegati alle pressioni progressiste e di aver così indebolito l’efficacia bellica degli Stati Uniti (Notizie Geopolitiche)

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E' Pete Hegseth, 44 anni, da 10 conduttore di Fox News, che Donald Trump ha scelto come segretario alla Difesa della sua prossima amministrazione. Un guerriero del teleschermo pronto a mettersi alla guida della restaurazione annunciata da Donald Trump per sradicare la cultura 'woke' con cui i democratici avrebbero contaminato il Pentagono (Adnkronos)

(Adnkronos) – Un guerriero del teleschermo pronto a mettersi alla guida della restaurazione annunciata da Donald Trump per sradicare la cultura ‘woke’ con cui i democratici avrebbero contaminato il Pentagono (CremonaOggi)

La scelta esce dalla tradizio… NEW YORK — Da conduttore televisivo a comandante di oltre un milione e trecentomila soldati. (la Repubblica)

Ecco chi è Pete Hegseth, il presentatore TV che Trump vuole come segretario alla Difesa

"La gente è scioccata, è solo una personalità di Fox News che non ha mai lavorato nel governo": a poche ore dalla nomina di Pete Hegseth come prossimo segretario alla Difesa da parte di Donald Trump, è shock tra i funzionari del Pentagono, come racconta Politico. (Il Messaggero Veneto)

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Egli, in particolare, sostiene fermamente il ritiro di tutte le iniziative volte a promuovere la diversità in seno alle forze armate. Il conduttore di Fox News, in effetti, ha una visione piuttosto negativa dell'attuale esercito statunitense in quanto, secondo lui, al suo interno regnerebbe una pericolosa cultura woke. (Corriere del Ticino)