“Sai perché non l’ha respinto?”. Cruciani è una furia contro il giudice pro-migranti

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Nicola Porro INTERNO

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso chiaramente le sue posizioni sui recenti sviluppi delle decisioni giudiziarie italiane e sulla politica internazionale. “Allora ragazzi”, ha esordito Cruciani, “secondo i magistrati italiani dovremmo praticamente accogliere mezzo mondo, dovremmo accogliere tutta l’Africa che è in difficoltà, chiunque non si senta al sicuro nel suo paese”. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre fonti

Un Paese con un elevato numero di condanne a morte, dove nel codice penale è prevista clemenza per i cosiddetti “crimini d’onore”, dove comportamenti omosessuali sono perseguitati dalle autorità di polizia e dove continuano a proliferare casi di sparizioni forzate non può di certo definirsi sicuro. (Famiglia Cristiana)

La sezione migranti del tribunale di Palermo ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti disposto, in applicazione dei cosiddetti decreti Cutro in materia di procedura accelerata in frontiera, dal questore di Agrigento, e ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di chiarire se il diritto UE debba essere interpretato nel senso che un Paese terzo non possa essere definito sicuro “qualora vi siano categorie di persone per le quali esso non soddisfa le condizioni sostanziali di tale designazione, enunciate nelle direttive Ue”. (BlogSicilia.it)

Questa volta a mettere in discussione il decreto Paesi sicuri è il tribunale di Palermo. Mentre gli occhi del mondo sono puntati sugli Stati Uniti dove ha trionfato Donald Trump, in Italia le toghe vanno avanti nel braccio di ferro contro il governo sul fronte dell'immigrazione. (Liberoquotidiano.it)

La sezione migranti del tribunale di Palermo ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti disposto, in applicazione dei cosiddetti decreti Cutro in materia di procedura accelerata in frontiera, dal questore di Agrigento, e ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di chiarire se il diritto UE debba essere interpretato nel senso che un Paese terzo non possa essere definito sicuro «qualora vi siano categorie di persone per le quali esso non soddisfa le condizioni sostanziali di tale designazione, enunciate nelle direttive Ue». (La Stampa)

Roma e Bologna intanto si contraddicono sulla gerarchia delle norme.Chi legge La Verità se lo asp... (La Verità)

È la prima pronuncia in cui si chiede l'intervento dei giudici in Lussemburgo sulla procedura dell'approvazione del decreto legge del 23 ottobre sui Paesi sicuri (Open)