“Sai perché non l’ha respinto?”. Cruciani è una furia contro il giudice pro-migranti
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Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso chiaramente le sue posizioni sui recenti sviluppi delle decisioni giudiziarie italiane e sulla politica internazionale. “Allora ragazzi”, ha esordito Cruciani, “secondo i magistrati italiani dovremmo praticamente accogliere mezzo mondo, dovremmo accogliere tutta l’Africa che è in difficoltà, chiunque non si senta al sicuro nel suo paese”. (Nicola Porro)
Ne parlano anche altre fonti
Ansa Mentre riprendono i trasbordi sulla nave Libra della Marina militare, il tribunale di Catania annulla il trattenimento di un egiziano nel Cpr in quanto proveniente da “Paese non sicuro”. Prosegue quindi il percorso ad ostacoli del protocollo Italia-Albania con la delocalizzazione delle procedure d’asilo nei due centri realizzati a Shengjin e Gjader, dall’altra parte dell’Adriatico. (Avvenire)
Si è registrato un incremento delle proteste, scatenate dalla crisi politica, sociale ed economica che il Paese attraversa». «Allo stato e a una valutazione sommaria propria della fase cautelare la Tunisia è un Paese poco sicuro. (il Giornale)
Di Euronews PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Il Tribunale di Catania (decisione del 4/11/2024) non ha infatti convalidato il provvedimento di trattenimento di un cittadino egiziano disposto dal questore della Provincia di Ragusa. Nuova disapplicazione del recente Dl “Paesi sicuri” da parte di un giudice della Sezione immigrazione. (NT+ Diritto)
Con queste parole il 21 ottobre il guardasigilli Carlo Nordio spiegava la ratio con cui il governo ha varato un decreto legge per inserire l’elenco dei Paesi sicuri non più in un decreto interministeriale ma in una norma primaria, che “il giudice non può disapplicare: se la ritiene incostituzionale può fare ricorso alla Consulta”. (LA NOTIZIA)
L'esponente del Governo al Corriere della Sera: "Quell'elenco non lo fa Alfredo Mantovano o Carlo Nordio ma nasce da una valutazione tecnica e di intelligence" ROMA – “La politica deve poter decidere. Questo è il punto, non un altro. (Dire)