Il Nobel per la Letteratura 2024 a Han Kang

Di Redazione Cultura Il Premio assegnato dall’Accademia svedese alla scrittrice sudcoreana Il Nobel per la Letteratura 2024 va alla scrittrice sudcoreana Han Kang «per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici ed espone la fragilità della vita umana. Nella sua opera affronta traumi storici e insiemi invisibili di regole e, in ciascuna delle sue opere, espone la fragilità della vita umana. (Corriere della Sera)

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Nata il 27 novembre 1970, Han Kang ha vinto il Man Booker International Prize per la narrativa nel 2016 per “La vegetariana“, un romanzo sulla discesa di una donna nella malattia mentale e l’abbandono da parte della sua famiglia. (Tecnica della Scuola)

Il libro che l'ha lanciata all'attenzione internazionale è stato "La vegetariana", storia di una giovane donna che decide di diventare una pianta. Nata nel 1970 aveva già vinto il Man Booker International Prize nel 2016, ma il Nobel è un riconoscimento che la proietta ora sotto i riflettori di tutto il mondo. (il Dolomiti)

La sua opera è composta da otto romanzi, una raccolta di poesie, e alcuni racconti, più un’installazione di videoarte. Umanità, identità e dignità sono motivi ridondanti nell’opera di Han Kang, scrittrice nata nel 1970, prima sudcoreana – e diciottesima donna nella storia – a vincere il premio Nobel per la letteratura, assegnatole il 10 ottobre 2024. (doppiozero)

Beccalossi: «L’Inter può anche non vincere, ma ha dote essenziale!»

Anche il Premio Nobel per la Letteratura parla coreano. La scrittrice Han Kang, 53 anni, è la diciottesima donna a ricevere l'ambito riconoscimento dell'Accademia Svedese, che ha premiato la sua "prosa poetica intensa, capace di esplorare traumi storici e svelare la vulnerabilità dell’esistenza umana". (L'HuffPost)

Le ferite della psiche, ricucibili attraverso il tentativo di esprimere l’Io con i mezzi della scrittura. Un lirismo discreto, misurato in immagini poetiche spiazzanti, enigmatiche, condotto da una voce dolente e indomita: sono tra gli elementi fondanti della narrativa della sudcoreana Han Kang – nota da noi soprattutto per La vegetariana (2007, Adelphi 2016) –, alla quale ieri l’Accademia di Svezia ha attribuito il premio Nobel per la letteratura: prima del suo paese a vincerlo, e raro caso in cui il riconoscimento supera i confini delle lingue parlate in occidente (negli ultimi trentacinque anni era toccato soltanto ad altri due scrittori, sempre dall’estremo oriente: il cinese Mo Yan, e il giapponese Oe Kenzaburo, mentre l’altro cinese premiato, Gao Xingjian, vive a Parigi e scrive da tempo in francese). (il manifesto)

IL PUNTO – Evaristo Beccalossi ha preso parte al Festival dello Sport di Trento, occasione nella quale ha indicato il suo pensiero in merito alle ambizioni dell’Inter di Simone Inzaghi e puntualizzato altri aspetti. (Inter-News)