Pisa, il cartellone scatena la polemica: "Non truccarti, mi piaci così". Se questa è violenza sulle donne
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Daniela Mastromattei 22 novembre 2024 La facciata di Montecitorio si è illuminata di rosso, dello stesso colore è la panchina, inaugurata ieri al Senato, nel Giardino degli aranci, contro la violenza sulle donne, con Ignazio La Russa a ribadire come «il problema deve riguardare soprattutto gli uomini perché è nella loro testa che deve entrare la concezione del rispetto totale e assoluto delle donne». (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri media
Può una cosa già inutile diventare anche ridicola? Se ci mettono lo zampino i sovranisti, certamente. (Orticalab)
La spennellata di tricolore sulla panchina rossa installata nei giardini del Senato non intende affatto suggerire che in Italia le donne vengono uccise quasi esclusivamente dai migranti clandestini (i famigerati Filippalì Turettah e Im-Paghna-Thiel-Loh). (Corriere della Sera)
Il lupo cattivo. Sembra di essere ripiombati nelle cartoline di propaganda dell’Italia fascista: «Difendila. (La Stampa)
La destra ha l’ossessione di appropriarsi delle battaglie femministe e vuole imporre la propria narrazione. Dopo le dichiarazioni di Giuseppe Valditara, ministro della Pubblica Istruzione che ha attribuito all’immigrazione illegale l’aumento delle violenze sessuali, in assenza di un qualsivoglia dato, proprio nel giorno in cui si presentava alla Camera la Fondazione Cecchettin, in memoria di una ragazza trucidata da un bravo ragazzo bianco, è la volta di Ignazio La Russa (Il Fatto Quotidiano)
Perché, spiega il presidente del Senato Ignazio La Russa nell’inaugurarla: “Abbiamo voluto rimarcare che la questione (della violenza contro le donne, ndr) non deve appartenere a una parte, ma a tutta l’Italia, ecco il significato della bandiera ital… Rossa sì, ma con il tricolore sullo schienale. (la Repubblica)
È stato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a chiedere che la panchina simbolo della lotta alla violenza contro le donne installata nel giardino degli Aranci (Secolo d'Italia)