Quanto è pericoloso nuotare nella Senna? Tutto quello che sappiamo

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Corriere della Sera SALUTE

Da quando non si può fare il bagno nella Senna? Dal 1923 per i pericoli delle chiatte che navigavano il fiume e per l’inquinamento dell’acqua. Nel 1988 l’allora sindaco di Parigi, Jacques Chirac, dichiarò che «entro il 1994 mi tufferò nella Senna davanti a testimoni per dimostrare che è diventata pulita», ma non riuscì a mantenere la promessa. Perché il governo e gli organizzatori si sono intestarditi a tenere le gare di triathlon e nuoto di fondo nella Senna? Il presidente Macron, la sindaca Hidalgo e la presidente di regione Pécresse, che pure non si amano, si sono trovati d’accordo nell’usare i Giochi come occasione per mobilitare risorse in modo da depurare la Senna e renderla più ecologica. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Dopo l’annullamento della giornata di ieri, è stato regolarmente autorizzato l’allenamento di ricognizione nella Senna in vista della 10km di nuoto in acque libere. L’autorità del nuoto “World Acquatics” ha infatti dato il benestare allo svolgimento visti i risultati conformi delle ultime analisi sulla qualità dell’acqua effettuate. (PistoiaSport)

“Non si è mai parlato così tanto di un fiume francese come in questo periodo”, esordisce Florencia nel suo programma. Senna inquinata: cosa sta succedendo alle Olimpiadi (Radio Deejay)

“Onestamente, è stato terribile!”, dice uscendo dalla Senna dopo più di due ore di fatica Océane Cassignol. Ha appena nuotato la 10 km femminile, e racconta l’esperienza straniante. La “buona” notizia è che il fiume parigino non è più sporco di altre acque di gara. (IlNapolista)

Ogni giorno porta una piena di lamentele: allenamenti saltati a causa dell’inquinamento dell’acqua, nuotatori che invece li fanno e poi vomitano o si ammalano di escherichia coli, la vera star di questi Giochi, la squadra belga che si ritira dalla gara di triathlon. (Il Mattino di Padova)

Sembrava Escherichia coli, e invece era un virus. Forse il tuffo nella Senna non è responsabile del ricovero di Claire Michel, la triatleta belga che nei giorni scorsi era stata indicata come la prima vittima olimpionica del fiume parigino. (L'HuffPost)