Giuseppe Conte spara a Matteo Renzi per attaccare Elly Schlein
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Francesco Damato 02 ottobre 2024 Alla luce di quanto è accaduto in Liguria, dove Giuseppe Conte è riuscito ad estromettere dalla campagna elettorale del cosiddetto campo largo dell’alternativa Matteo Renzi, per quanto questi avesse accettato di parteciparvi senza insegne ma solo con qualche candidato al nuovo Consiglio regionale, si può ragionevolmente sostenere che il presidente delle 5 Stelle, o di ciò che ne rimarrà dopo la rottura in corso col fondatore, garante, consulente Beppe Grillo, più che da Renzi sia ossessionato dalla segretaria del Pd Elly Schlein. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Dice Michele de Pascale, candidato presidente della Regione Emilia-Romagna per centrosinistra e civici: “Ho profondo rispetto per il dibattito politico a livello nazionale nel centrosinistra. Per una larga coalizione di governo serve fiducia reciproca e un progetto condiviso ed è evidente che questo oggi purtroppo a livello nazionale non c’è. (24Emilia)
“È chiaro che nel momento in cui il Movimento 5 Stelle dice che si è aperta una ferita, con questa bomba esplosiva” rappresentata dal leader di Iv Matteo Renzi “che viene messa in questo campo largo che non esiste più – lo certifichiamo stasera – e dal Pd e dalla sua segretaria Schlein abbiamo la risposta ‘io non faccio polemiche’, allora c’è qualcosa che non va. (LAPRESSE)
Dopo il veto già espresso per una coalizione con Renzi in Liguria, fatto che ha portato al ritiro dei candidati Iv, il capo politico pentastellato dunque non affiancherà il proprio simbolo a quello di Italia Viva né in Umbria, né in Emilia-Romagna. (Il Giornale d'Italia)
Anzi: non è proprio più e basta. Conte all'attacco finale di Renzi, ratifica ufficialmente l'aborto del campo largo. Un niet categorico, il suo, che dopo aver escluso possibilità di coalizioni elettorali in Liguria, ora il leader pentastellato sradica ogni possibilità (Secolo d'Italia)
Giuseppe Conte fa calare il sipario sul campo largo: «Non esiste più, lo certifichiamo stasera» - dice il leader dei Cinque stelle nel salotto di Bruno Vespa. «Io non sono disponibile ad affiancare il mio simbolo a quello di Renzi, che si è sempre distinto per distruggere, rottamare, prende i soldi dai governi stranieri, ed è all'origine della contaminazione tra affari e politica. (il Giornale)
Edi Cicchi e Leonardo Varasano si candidano alle prossime elezioni regionali con Noi Modarati Civici per l’Umbria, all’interno della coalizione di centrodestra che sostiene Donatella Tesei. “Non una lista di individui ma un gruppo di persone” è stato ribadito nel corso della conferenza stampa, martedì primo ottobre, alla quale insieme ai due candidati erano presenti Luca Briziarelli, responsabile organizzativo per la campagna elettorale di Noi moderati, e Renzo Baldoni, commissario provinciale di Perugia per il partito. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)