La lezione del Quirinale per amare l'Italia
Amare l'Italia e non un partito. Il senso del dovere come missione quotidiana. Il discorso di fine anno del presidente della Repubblica resterà una pietra miliare nel lungo mandato del supremo garante della Costituzione. Mattarella pronuncia con orgoglio la parola «patriottismo», senza timore di apparire retorico. E non si lascia imbrigliare da calcoli speculativi al pensiero di urtare quegli irriducibili che associano la parola Patria a una stereotipata destra nostalgica o al programma elettorale di Fratelli d'Italia tanto per essere diretti. (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
Non è a caso che Meloni sia stata tra le prime, forse perfino la prima a congratularsi con il Presidente della Repubblica per il suo messaggio di fine anno. (La Stampa)
Di Giacomo Chiorino (Famiglia Cristiana)
Giorgia la premier sceglie di fare la finta tonta: non sarà una gran figura ma a volte è la via d'uscita migliore. Quel richiamo c'era ed è stato uno dei più insistiti nel discorso pronunciato da Mattarella, in piedi, nell'arco di 15 minuti. (Il Dubbio)
Nel discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella non si trova un espresso riferimento all'Unione Europea. Ma non si tratta affatto di una dimenticanza o di una sottovalutazione del relativo ruolo. (Milano Finanza)
Il Capo dello Stato vola molto più su delle misere beghe quotidia… Al suo decimo Capodanno al Quirinale, Sergio Mattarella celebra questa sua virtuosa anomalia con un’intensa lezione di “patriottismo costituzionale” rivolta al Paese e al Palazzo. (la Repubblica)
ITALIA. La pace, il termine che tutto sovrasta, tanto più che ieri era la sua Giornata. Sergio Mattarella coglie l’attimo che può fuggire, ma che sembra affacciarsi e che in ogni caso va inseguito: «Mai come adesso la pace grida la sua urgenza». (L'Eco di Bergamo)