Le coltellate, l'arma introvabile. L'assassino di Sharon la seguiva

Era un'abitudine passeggiare la sera tardi. Da qualche tempo seguiva i consigli della dietologa per dimagrire. E così ha fatto anche quella notte di lunedì Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate in strada a un chilometro da casa a Terno d'Isola, nella Bergamasca. A rivelare la prassi è il padre Bruno. Rientrato dalle ferie con la moglie appena saputo dell'aggressione, ha raccontato: «Usciva tardi per il caldo, quasi sempre con il compagno, e facevano il solito giro, quattro passi per prendere un po' di fresco. (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

I sigilli degli inquirenti sul cancelletto d’ingresso e il secchiello dell’umido, rimasto lì, abbandonato sul marciapiede. «L’avevo vista scendere verso le dieci per esporlo, ma era rientrata. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

L'autopsia ha chiarito le modalità brutali con le quali è stata assassinata: qattro coltellate, di cui tre mortali e inferte con una lama di grosse dimensioni. Dall'esame è anche emerso che l'ex estetista, e da un anno barista a Brembate, non si è difesa dall'aggressione del suo assassino, che l'ha colpita la notte tra lunedì e martedì mentre lei camminava a Terno d'Isola (leggo.it)

L'assassino di Sharon Verzeni «conosceva i suoi orari». Due ombre sospette nelle telecamere

L’assassino di Sharon Verzeni conosceva i suoi orari e i suoi movimenti. Anche se non hanno inquadrato il momento dell’aggressione. (Open)