Abbiamo un governo
Giorgia Meloni in Lituania dal contingente italiano La notizia è che abbiamo uno Stato e un governo all'altezza del ruolo che l'Italia deve avere nel contesto internazionale. Tutto il resto è spazzatura mediatica ben rappresentata l'altra sera da Corrado Augias, che ospite da Giovanni Floris su La7, irrideva il viaggio lampo di Giorgia Meloni per incontrare Donald Trump, e replicata ieri mattina quando si dice senso della notizia e tempismo - su La Repubblica da Francesco Merlo: «La Meloni da Trump? Berlusconi, quando si trovava tagliato fuori, organizzava d'istinto il siparietto del rapporto personale, della simpatia italiana come risorsa: riempiva il vuoto (storico) della nostra politica estera con lo spettacolo dell'amicizia. (il Giornale)
Su altre testate
La liberazione di Cecilia Sala è stata una grande vittoria politica e mediatica di Giorgia Meloni. Basta scorrere i giornali di oggi, anche quelli meno amichevoli con la destra al governo, per vedere l’unanimità del consenso e la chiarezza del successo politico e diplomatico. (GLI STATI GENERALI)
E che per giorni si muove su un doppio binario. Il primo è quello della diplomazia, gestito direttamente e in solitaria da Giorgia Meloni. (il Giornale)
Ratti e topi, anche quelli provenienti dall’Unione sovietica, sono normalmente classificati come roditori. Nella fauna esiste anche la specie dei rosiconi. Entità incapaci di accettare la realtà, condannate, perciò, a masticare amaro, dopo l’ennesimo derby perduto. (L'Opinione)
Anche cose buone “Il Manifesto” Cantano i Maneskin “Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire”. (Cronache TV)
Giorgia Meloni ha vinto. Cecilia Sala è tornata. (Il Dubbio)
Un rilascio ottenuto probabilmente in cambio della scarcerazione dell’iraniano Abedini – ma in questi casi meno si fa trapelare e meglio è – e forse con il benestare informale del futuro presidente Trump, ottenuto durante la visita organizzata in tutta fretta dalla nostra presidente del Consiglio. (Avvenire)