La prudenza del governo sulla Manovra: la mossa sulle banche accontenta tutti

Non si può dire che con le banche il governo abbia mostrato il coraggio leonino a cui aveva alluso in aula Giorgia Meloni rivolta al Pd: «Aspettate la manovra e potreste scoprire che abbiamo il coraggio che voi non avevate». Non si può nemmeno dire che di coraggio il suo governo non ne abbia avuto affatto e si limiti a truccare la carte, come ripete buona parte dell’opposizione. L’intervento sulle banche e sulle assicurazioni c’è e ai diretti interessati non fa certo piacere. (Il Dubbio)

Su altre fonti

La famosa tassa sulle decine di miliardi di extraprofitti delle banche è diventata un PRESTITO sugli sconti fiscali di 1,75 MD all’anno per 2 anni, prestito che il governo dovrà poi RESTITUIRE alle banche, che non ci perdono un centesimo. (Contropiano)

Fra un po', date le sottigliezze nell'impiego dei termini, il governo avrà bisogno del contributo dell'Accademia della Crusca. Quella sulle banche non è una tassa - si ripete - ma un contributo volontario e al tempo stesso contrattato tra istituti e governo, sfiorando «la contradizion che nol consente». (Milano Finanza)

La maggioranza, e buona parte dei giornali (Repubblica: «Sì alla tassa sulle banche», Corriere: «Intesa sulle banche, contributo da 3,5 miliardi») hanno parlato apertamente di tassa sulle banche, di contributo che – dice sempre la maggioranza – tolto alle banche, sarà girato al sistema sanitario, annunciando l’intervento sulle banche che ha consentito di ampliare i limiti della Manovra 2025, approvata ieri sera, 15 ottobre, con l’ok di tutto il governo. (Open)

Banche in calo, Giorgetti conferma il contributo in manovra

Una tassa vera e propria sugli extraprofitti, dopo che, negli scorsi anni, le banche hanno potuto registrare ingenti guadagni in seguito all'innalzamento dei tassi di interesse. Oppure un contributo sotto forma di anticipo di alcune imposte dovute? Andrà fatta chiarezza sui dettagli, che poi tanto "dettagli" non sono. (Today.it)

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha riferito che il gettito atteso è di 2,5 miliardi di euro a fronte di un gettito complessivo di 3,5 miliardi da banche e assicurazioni. (Il Sole 24 Ore Radiocor) Le banche rallentano il passo in Borsa. (Il Sole 24 ORE)

La soddisfazione all’unisono dei due vicepremier per il contributo di 3,5 miliardi di euro concordato con le banche è un segnale incoraggiante ma un po’ sospetto. Fino a due giorni fa, Antonio Tajani di FI e Matteo Salvini della Lega quasi si azzuffavano su questo tema, mostrando posizioni almeno in apparenza inconciliabili. (Corriere della Sera)