Missili per colpire in Russia, il no di Stati Uniti e Italia a Zelensky. Mosca caccia sei diplomatici inglesi
– Joe Biden e il premier britannico Keir Starmer ieri sera ne hanno parlato nel faccia a faccia alla Casa Bianca. Sarebbero in linea di massima favorevoli ad un via libera limitato all’uso da parte di Kiev dei missili a medio raggio occidentali contro obiettivi militari russi. Secondo il New York Times il via libera riguarderebbe al momento armi non americane, quindi non i missili Atacms – o almeno non subito – ma solo i missili britannici Storm Shadow, per i quali il premier laburista ha cercato l’approvazione di Washington. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri media
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che Regno Unito e Stati Uniti hanno raggiunto una “posizione forte” nella ricerca di una soluzione al conflitto in Ucraina dopo il suo incontro con il presidente Joe Biden. (Adnkronos)
Decisione difficile e pericolosa soprattutto perché Vladimir Putin è stato abbastanza chiaro: permettere all’Ucraina di usare questo genere di armi significa che la guerra non è più una questione tra Kiev e Mosca, ma si allarga ai paesi Nato. (ilmessaggero.it)
La Gran Bretagna si prepara a dare il via libera all'Ucraina ad usare le sue armi per colpire anche il territorio russo, con il via libera degli Stati Uniti. Joe Biden e il primo ministro britannico hanno ribadito il loro sostegno all'Ucraina che continua a difendersi contro l'aggressione della Russia. (Sky Tg24 )
Sostegno incrollabile all'Ucraina contro la Russia, fino alla sconfitta di Vladimir Putin nella guerra, ma gli Stati Uniti per ora non modificano la propria linea: i missili Atacms a lungo raggio, forniti a Kiev non potranno essere usati, almeno per ora, per colpire obiettivi in territorio russo. (Adnkronos)
Zelensky: «70 droni sull’Ukraina, rafforzare lo scudo aereo» (Il Sole 24 ORE)
La questione fa parte delle conversazioni che hanno avuto luogo negli ultimi giorni - a Londra e Kiev - tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il premier britannico, Keir Starmer. (Italia Oggi)