Milan, Conceicao può rimanere in panchina: sì, ma dipende da due fattori
Uno dei temi più caldi delle ultime settimane in casa Milan è senza ombra di dubbio il casting per il nome dell'allenatore che si siederà in panchina nella prossima stagione, al posto di Sérgio Conceicao. Si sono fatti molti nomi, dal più classico dei Massimiliano Allegri, spinto a più riprese da Giovanni Galeone, fino all'emergente Cesc Fabregas. Nel mezzo anche Antonio Conte, il cui futuro non è ancora certo, Vincenzo Italiano, Gian Piero Gasperini e tanti altri con meno credenziali allo stato attuale. (Pianeta Milan)
Ne parlano anche altre fonti
Davide Ballardini, ex allenatore del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni sul suo futuro e sull’accostamento ad una squadra della Kings League (CagliariNews24.com)
Partecipando al Coimbra Football Congress 2025, il tecnico portoghese ha parlato anche delle difficoltà che sta riscontrando in questa sua prima stagione da allenatore in Italia, così come delle pressioni mediatiche nei suoi confronti. (Il Fatto Quotidiano)
Milan, Conceicao e il suo sogno Champions: c'è qualcosa che non torna. Ecco i motivi — Proprio partendo da queste parole è però necessario fare un'analisi. (Pianeta Milan)
In merito al futuro della panchina del Milan, l'edizione odierna di SportMediaset su Italia Uno riferisce che Sergio Conceiçao vuole tenersi la panchina rossonera, ma tutto dipenderà dai risultati che otterrà il portoghese in questo finale di stagione e dalla scelta del nuovo direttore sportivo (in corsa ci sono Paratici e Tare, ma non sono i soli candidati che sta valutando il Diavolo). (Milan News)
Ho il sogno e l'obiettivo di vincere la Champions League e perciò ho detto sì al Milan. A giudicare dai fatti, non proprio un matrimonio felicissimo, quello fra Conceicao e il Milan. (La Gazzetta dello Sport)
Conceiçao non ci sta: "È da quando abbiamo pareggiato contro il Cagliari accostano nuovi allenatore al Milan ogni giorno" Sulle difficoltà al Milan: "In 30 giorni abbiamo giocato nove partite. Non abbiamo avuto tempo per allenarci, il che è estremamente difficile e significa che non riesco a dare la mia identità alla squadra. (Milan News)