Esplosione a Calenzano, l'impianto ENI dichiarato "ad alto rischio di incidente rilevante" nel 1976, poi l'avvertimento nel 2020: "Se scoppia si spacca in due l'Italia"
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Il deposito petrolifero ENI di Calenzano, che ieri è stato teatro di una violenta esplosione, che ha provocato morti e feriti, era considerato un'impianto ad alto rischio d'incidente dal 1976. A dare nuovamente l'allarme nel 2020 era stata la cooperativa Medicina Democratica. "Se avvenisse un incidente rilevante, incendio o esplosione, sarebbe tagliata in due l'Italia, oltre ai danni prioritari per persone e lavoratori", aveva scritto l'ente. (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
L'incidente ha causato la morte di quattro persone, con 14 feriti, alcuni dei quali ancora ricoverati in condizioni critiche. Questo mostra il momento esatto dell'esplosione avvenuta il 9 dicembre 2024 nel deposito Eni di Calenzano, comune in provincia di Firenze. (Il Giornale d'Italia)
Una palla di fuoco ha provocato la deflagrazione che ha investito le strutture del deposito stesso e poi, con l’onda d’urto, ha danneggiato edifici nel raggio di molte centinaia di metri. (LA NAZIONE)
È sorto nel 1956, quando nella Piana c’erano pochi insediamenti industriali e a Peretola atterravano solo piccoli aerei privati e qualche DC-3 per collegamenti nazionali. (Corriere Fiorentino)
E poi vai a sapere chi altri ancora. Tutti si conoscevano, almeno di vista. (LA NAZIONE)
La grande sala al quarto piano del Palazzo degli uffici comunali di piazza Gramsci di solito ospita iniziative, conferenze, convegni, a volte anche attività più leggere e di aggregazione. Ieri, però, la sua funzione ordinaria è decisamente cambiata in modo inaspettato e drammatico. (LA NAZIONE)
E come se avesse vita propria divora, dilania e distrugge tutto ciò che trova sulla sua strada. Una nuova tragedia sul lavoro si è consumata in provincia, questa volta a Calenzano, nel deposito Eni di via Erbosa, un ingrosso di carburanti che rifornisce i distributori di benzina di una grossa fetta del centro Italia. (LA NAZIONE)