Tasso di povertà in Argentina, Milei fa peggio del Covid

Nessuna impresa è riuscita meglio al governo Milei che quella di aumentare il numero di poveri nel paese: secondo l’ultimo rilevamento dell’Indec, l’Istituto nazionale di statistica, relativo al primo semestre dell’anno in corso, è ora il 52,9% della popolazione a vivere sotto la soglia della povertà, addirittura l’11,2% in più rispetto al semestre precedente, più del doppio dell’aumento registrato durante la pandemia (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Questo dato, diffuso giovedì dall’agenzia nazionale di statistica, rappresenta il livello più alto degli ultimi vent’anni, con un aumento dell’11,2% rispetto alla seconda metà del 2023, quando si attestava al 41,7%. (Ultima Voce)

L’attuale situazione sociale dell’Argentina sotto il governo di Javier Milei è un classico esempio del fallimento delle politiche neoliberiste, che storicamente portano a crisi economiche e sociali profondamente radicate. (Notizie Geopolitiche)

Il dato proviene dall’ultimo rilevamento dell’Indec, l’Istituto nazionale di statistica, e si riferisce al primo semestre del 2024. Oltre metà dei cittadini argentini – il 52,9% per l’esattezza – vive al di sotto della soglia di povertà. (Open)

Sono gli ultimi dati ufficiali forniti dall’Indec, il locale istituto nazionale di statistica, aggiungendo l’ulteriore notizia dell’aumento dell’indigenza al 18,1 per cento. Il rapporto riferisce che lo stipendio familiare medio è di circa 421 dollari, a fronte di un paniere di base totale dal costo medio di 733 dollari. (Gaucho News)

E ancora: "L’inflazione è un ricordo del passato. "Prometto di far tornare l'Argentina alla ricchezza dei primi del ventesimo secolo" diceva l’economista che si definisce anarco-capitalista. (L'HuffPost)

Questo aumento, dovuto alle dure misure di austerità attuate dal presidente Javier Milei, riflette l’impatto economico immediato dei suoi sforzi per affrontare il profondo deficit fiscale del Paese. (TradingView)