I detenuti di San Vittore scrivono il loro grazie a Francesco: «Un giorno di sofferenza per noi»
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«Oggi è un giorno di sofferenza per noi». Comincia così la lettera di Salvatore dal reparto La Nave di San Vittore. Scritta di getto, neanche un'ora dopo la notizia. Bisogna sapere che di solito nei giorni festivi non sono previste attività particolari per le persone detenute. C'è la messa, per chi ha il permesso di uscire dalla cella. Ma per il resto poco o niente, in genere la giornata si consuma giocando a carte o guardando la tv. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
ROMA (attualità) – Un’eredità di speranza: il bonifico del Papa al carcere minorile ilmamilio.it (ilmamilio.it)
L'articolo Blucerchiati in prestito, Mignani su La Gumina: «Ha lavorato forte in settimana, sono convinto di poter contare su di lui» sembra essere il primo su (SampNews24.com)
Come rivelato in un’intervista a Repubblica da Monsignor Benoni Ambarus, Vescovo delegato alle carceri e ausiliare di Roma, il pontefice prima di morire ha donato 200.000 euro ai detenuti, prelevandoli dal suo conto personale. (Vanity Fair Italia)
"Gli avevo detto che abbiamo un grosso mutuo per questo pastificio e se riusciamo ad abbatterlo abbassiamo il prezzo della pasta, ne vendiamo di più e assumiamo altri ragazzi. (RaiNews)
Quindici minuti. Un limite giustificato dalle condizioni cliniche, un dettaglio che gli ha vietato di incontrare per l'ultima volta i detenuti di Rebibbia, il carcere romano dove il Pontefice aveva aperto la porta santa, lo scorso dicembre. (Domani)
A rendere noto l’episodio, intervistato da La Repubblica, è stato monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma e responsabile della carità e della pastorale carceraria a Roma, che Bergoglio aveva voluto accanto a sé per l’apertura della Porta Santa della chiesa del Padre Nostro nel carcere di Rebibbia. (Milano Finanza)