Sicilia senza acqua, le dighe restano vuote nonostante le piogge
Le recenti piogge autunnali non sono riuscite a colmare il deficit idrico accumulato durante l’anno nelle dighe siciliane. Secondo l’ultimo bollettino dell’Autorità regionale di bacino, al 21 ottobre, le dighe contengono poco più di 171 milioni di metri cubi d’acqua, con un calo del 4,5% rispetto a settembre. Di questi, solo 55 milioni sono effettivamente utilizzabili per uso domestico e irriguo, al fine di preservare la fauna ittica. (BlogSicilia.it)
Ne parlano anche altre fonti
I movimenti per l’acqua delle province più duramente colpite dalla crisi idrica in Sicilia: Agrigento, Caltanissetta ed Enna, hanno organizzato un sit-in in programma mercoledì 6 Novembre 2024, dalle ore 9,00 fino al pomeriggio, davanti a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, con l’obiettivo di richiedere un incontro urgente con il Presidente della Regione, Renato Schifani, l’Assessore ai Servizi Primari, Roberto Di Mauro, e il Responsabile della Protezione Civile Regionale, l’Ing. (Grandangolo Agrigento)
Le immagini di come la diga Ancipa in poco più di un anno si sia prosciugata fanno davvero impressione. (Vivi Enna)
“Un brand che riduce l’impatto dei trasporti e valorizza il territorio”, pubblicizza ancora l’etichetta, riferendosi allo stesso territorio che nell’ultimo anno, viste le scarse piogge, ha registrato prosciugarsi le dighe e ridurre l’erogazione idrica. (Il Fatto Quotidiano)
Le interviste ai presidenti della Confederazione Italiana Agricoltori e Confagricoltura (Quotidiano di Sicilia)
“Tutti noi abbiamo da tempo affrontato il costo di avere in casa un impianto apposito, come le pompe di risalita o il controllo elettronico del livello dell’acqua nel serbatoio. Chi ogni sei, sette, otto giorni, per cinque ore al giorno. (WIRED Italia)
La diga immersa nel parco dei Nebrodi, al confine tra le province di Messina ed Enna, è ormai ridotta a pozzanghera. Le stime dei tecnici indicano il 20 novembre come data di scadenza, tra i Comuni che non hanno altre fonti d’acqua oltre all’invaso artificiale, è allarme: nonostante le erogazioni una volta a settimana, in assenza di nuove piogge il bacino si prosciugherà. (La Repubblica)