Vincenza Saracino attirata nella trappola con un pretesto dal killer: «Ma lei voleva soltanto aiutarlo»

Ha fatto la posta a Vincenza. La voleva uccidere. E aveva pianificato la trappola. L’ha attesa vicino a casa, in via Maleviste, sotto il sole cocente per più di un’ora. Quando l'ha vista arrivare in bicicletta da Preganziol, verso le 18 di quel 2 luglio infuocato, l'ha affiancata. Era anche lui in bici. L’ha attirata nell’ex fabbrica a poche centinaia di metri di distanza, l’ha stordita con un colpo e poi ha infierito su di lei, accoltellandola con quattro fendenti tra la mandibola e il collo. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

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Omicidio di Vincenza Saracino, il killer arrestato in Venezuela: era fuggito dopo averla accoltellata

L'uomo è stato arrestato a Maracay, nello Stato di Aragua (Venezuela), dove era scappato subito dopo il delitto. Il 32enne - che ha origini venete, ma è nato in Sudamerica – è un parente dei vicini di casa della vittima. (il Resto del Carlino)