Trasmissioni interrotte, Israele fa calare il silenzio sul nord di Gaza
L’assedio militare israeliano che da un mese soffoca il nord di Gaza avanza in un silenzio irreale. I continui blackout delle reti di comunicazione rallentano il flusso di informazioni e immagini. Giungono notizie di massacri a Jabaliya, Beit Hanoun, Beit Lahiya e di fughe massicce di popolazione palestinese verso sud, ma spesso le immagini disponibili sono solo quelle fornite dagli account ufficiali dell’esercito israeliano. (il manifesto)
La notizia riportata su altre testate
Secondo i media palestinesi, almeno 143 persone sono state uccise negli attacchi israeliani a Gaza nella sola giornata di martedì 29 ottobre. Un altro attacco ha colpito una tenda per sfollati nella città centrale di Deir al-Balah, uccidendo almeno tre persone, tra cui una donna. (LAPRESSE)
Quarantasette palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti, la maggior parte bambini e donne, nei raid notturni israeliani sulla Striscia di Gaza centrale. "Molte persone sono rimaste uccise a Nuseirat, dove gli attacchi hanno colpito diverse case, comprese quelle che ospitavano famiglie sfollate", scrive la Wafa. (Tiscali Notizie)
Partecipano diligentemente alle conferenze stampa quotidiane. Possono, in rare occasioni, essere scortati dai soldati israeliani in visite lampo a Gaza, dove vengono mostrati loro presunti nascondigli di armi o tunnel che l’esercito afferma siano usati da Hamas. (Contropiano)
Gli Stati Uniti hanno annunciato il dispiegamento di nuove forze in Medio Oriente per affrontare la minaccia dell'Iran, mentre Israele è sempre in allerta per un possibile nuovo attacco di Teheran. E il probabile attacco iraniano fa lievitare il prezzo del petrolio a New York. (ilmessaggero.it)
Gravi le difficoltà per dare assistenza ai feriti – denunciano fonti sanitarie locali – a causa dell’arresto da parte dell’IDF di decine di medici durante i rastrellamenti avvenuti lo scorso fine settimana con lo scopo di catturare i miliziani di Hamas. (Vatican News - Italiano)
Gli Stati Uniti si sono detti ”profondamente preoccupati” per “l’orribile” attacco aereo condotto da Israele su Beit Lahiya. (Il Fatto Quotidiano)