Polonia. Tusk porta la sospensione del diritto d’asilo a Bruxelles. E trova porte aperte

Red – A Bruxelles, in riunioni parallele e nel Consiglio europeo stesso, si sta discutendo del tema delle migrazioni alla luce della necessità di contenere i flussi, la cui pressione sta aumentando costantemente già si paventa una nuova ondata di rifugiati dal Medio Oriente a causa della guerra di Israele. Secondo le autorità e i media polacchi sarebbe stata quantomeno compresa dall’Ue l’iniziativa, annunciata nei giorni scorsi dal premier Donald Tusk, di sospendete temporaneamente il diritto di asilo, anche per scongiurare l’impiego da parte di potenze straniere dei profughi come arma di pressione. (Notizie Geopolitiche)

Su altri media

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è a Bruxelles per il Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre, Prima dell'inizio dei lavori ha partecipato alla riunione informale sul tema delle migrazioni con i Paesi interessati. (Governo)

Sabato, il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha annunciato che il governo sospenderà temporaneamente la possibilità di chiedere asilo nel paese per le persone migranti provenienti dalla Bielorussia. (Ultima Voce)

– “Curioso notare come, mentre quasi tutta l’Europa discute delle nostre iniziative per contenere l’immigrazione irregolare e fermare la tratta di esseri umani, alcune nazioni considerandole come modelli, la sinistra italiana pensi unicamente ad attaccarle in maniera inconsistente e gratuita. (Agenzia askanews)

Ecco come si spalancano le porte all’islam

La Polonia opta per la stretta sui migranti. Il primo ministro Donald Tusk ha annunciato di voler sospendere temporaneamente la concessione dei diritti di asilo per bloccare il flusso di irregolari provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia. (il Giornale)

Tutto questo avviene mentre l'esternali… L'instabilità della regione “non ci esime dall'essere umani”, si legge in una lettera aperta, firmata dalle organizzazioni della società civile polacca. (L'HuffPost)

Il vescovo della diocesi di Treviso incontra il capo religioso dei musulmani e, anziché provare a convertirlo, si adopera per aiutarlo nell’assalto al nostro Paese. (La Verità)