Quelli come Mazen, che non vedranno la nuova Siria
Oggi partiamo con tante storie siriane: le vittime che non torneranno, le prime esecuzioni dei carnefici di regime, la prima intervista al nuovo premier Bashir. Il giornalismo si fa (anche) con i piedi e i pensieri. Seguite i nostri inviati scarpinanti a Damasco e Baltimora, a Berlino e in Donbass: il caso e la casa di Luigi Mangione, l'archivio degli orrori di Assad, una cena a Kramatorsk. In fondo alle venti cartoline di oggi, un paradosso italiano: la premier Meloni è considerata la leader più influente d'Europa. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
Finite le ricerche nel famigerato carcere 'mattatoio' di Sednaya, a nord di Damasco. Lo hanno reso noto i caschi bianchi, precisando che non sono stati trovati altri detenuti nel complesso, divenuto simbolo della brutalità del regime di Bashar al Assad. (Adnkronos)
Nel gennaio 2024, il Consiglio della Shura (l'organo che rappresenta i vari segmenti della popolazione della regione e che elegge il primo ministro) del Governo di salvezza ha votato per eleggere al-Bashir come primo ministro. (Corriere del Ticino)
La “roadmap” sarà annunciata dopo l’istituzione dell’amministrazione provvisoria, ha specificato il quotidiano. Roma, 10 dic. (Agenzia askanews)
La caduta del regime di Assad, in appena 11 giorni, ha dato la stura a una comprensibile esplosione di gioia ed entusiasmo per il futuro. Un’impresa epocale, dove nemmeno l’espressione del generale De Gaulle, "vaste programme", rende l’Idea a sufficienza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La "legge anti-terrorismo" aveva nel 2012 sostituito le leggi marziali imposte sin dagli anni '60, e serviva per giustificare l'esistenza di tribunali speciali per l'arresto di oppositori e dissidenti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In un'escalation improvvisa ordinata da Benjamin Netanyahu, Israele ha colpito la Siria con 480 bombardamenti in meno di due giorni, infliggendo danni devastanti alle infrastrutture militari del Paese, in primis operando la distruzione sistematica dell’80% delle infrastrutture militari siriane. (Il Giornale d'Italia)