Fed, tassi fermi al 4,5%, l'economia cresce, ma l'inflazione resta alta

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ECONOMIA

La Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti, ha deciso di mantenere invariati i tassi di riferimento sul dollaro, confermando i livelli attuali dei fed funds all'interno di una forchetta del 4,25%-4,50%. La decisione, annunciata al termine del direttorio (Fomc), è in linea con le attese degli analisti, che avevano previsto una pausa nel ciclo di ribassi che si protrae da alcuni mesi. Tale ciclo, infatti, ha portato alla riduzione di un punto percentuale del costo del denaro negli Stati Uniti, con tre decisioni consecutive di riduzione dei tassi.

L'economia americana, secondo quanto dichiarato dalla Fed, mostra livelli "solidi", con una disoccupazione stabilizzata a valori bassi. Tuttavia, l'inflazione resta in qualche misura elevata, motivo per cui la Banca centrale ha deciso di interrompere temporaneamente il ciclo di ribassi. La decisione è stata presa anche alla luce delle pressioni inflazionistiche che continuano a persistere, nonostante i recenti interventi di politica monetaria.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha sottolineato che la decisione di mantenere i tassi invariati è stata presa in modo indipendente, senza alcun contatto con il presidente Donald Trump, che aveva chiesto una riduzione dei tassi. Powell ha ribadito l'importanza di mantenere la stabilità economica e di continuare a monitorare attentamente l'andamento dell'inflazione e della crescita economica.

Wall Street ha reagito negativamente alla decisione della Fed, con i principali indici azionari che hanno registrato cali significativi.