23 novembre 1980: in Campania e Basilicata la terra trema per 90 secondi, è la distruzione con 3000 morti
È una domenica come tante, in tv sul primo canale è cominciato da poco Juventus-Inter mentre la seconda rete trasmette un film per ragazzi “Il pirata Barbanera”. Proprio durante la messa in onda di un tempo del derby d'Italia finito 2 a 1 per i bianconeri, sono le 19.34, inizia un dramma che dura 90 lunghissimi secondi: la terra è sconquassata da un’onda sismica di inaudita potenza. Tutta l’Italia meridionale è scossa dal terremoto, le regioni più colpite sembrano essere la Campania e la Basilicata (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Sono trascorsi 44 anni dal 23 novembre del 1980, ma il terremoto di magnitudo 6.9 (decimo grado della scala Mercalli all’epicentro) che alle 19.34 di quella domenica sera devastò la Basilicata e la Campania non sarà mai una pagina da archiviare. (Potenza News )
Proprio negli ultimi giorni un nuovo studio multidisciplinare ha finalmente svelato i misteri della crosta terrestre nell’area epicentrale del terremoto che colpì l’Irpinia nel 1980, con una magnitudo di 6.9. (ilmattino.it)
“Il 23 novembre 1980, alle 19:34, il cuore dell’Irpinia e della Basilicata tremò. Un terremoto di magnitudo 6.9 devastò la terra, portando morte, dolore e distruzione. Vite spezzate, famiglie divise. Ma oltre alle macerie si rivelò una forza immensa: quella della solidarietà”. (Sassilive.it)
Ho un ricordo vivido di quella domenica sera: 23 novembre 1980, ore 19:34. Dopo la scossa, fortissima come mai avremmo immaginato, uscimmo di casa e nostro padre ci portò in auto alla sede Enel di Benevento. (Il Fatto Quotidiano)
Il ministro dell'Interno, irpino d'origine, a Sant'Angelo dei Lombradi rende omaggio alle tremila vittime del 23 novembre 1980: "Fu una catastrofe senza precedenti". Il monito di Musumeci:... (Virgilio)
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