Missili e caccia contro i pasdaran e l’antiaerea: scatta l’attacco di Israele all’Iran

L'attacco israeliano all'Iran è arrivato. Nella notte, nei cieli della Repubblica Islamica sono sciamati i caccia dell'aeronautica di Tel Aviv e transitati diversi missili. Senza registrare perdite, le forze israeliane hanno bombardato i quartieri generali e le installazioni dei Guardiani della Rivoluzione, le installazioni della contraerea, i siti di produzione missilistica. Un'operazione estesa condotta principalmente nella capitale Teheran e nelle (Inside Over)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu era in un bunker nella base militare di Kirya a Tel Aviv durante l’attacco in Iran. Un’immagine condivisa dall’ufficio di Netanyahu lo mostra seduto accanto al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e ad altri ufficiali. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Non sono ancora chiari gli obiettivi israeliani durante le tre ondate di attacchi condotti dai jet dell’aviazione con la Stella di Davide sull’Iran. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito siti di produzione di missili e difese aeree in diverse aree all'interno dell'Iran e di aver completato i suoi attacchi aerei "mirati", e che i suoi aerei erano tornati a casa… (La Stampa)

Nel frattempo Tasnim, agenzia di stampa vicina alle Guardie Rivoluzionarie, ha citato una fonte informata secondo cui l'Iran è pronto a rispondere ai nuovi attacchi israeliani in modo appropriato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Rappresaglia di Israele sull'Iran

Non è una escalation e non obbliga l’Iran a una contro-escalation. L’attacco missilistico di Israele all’Iran di stanotte sembra calcolato apposta per mettere «in pausa» il confronto militare diretto fra Teheran e Gerusalemme. (La Stampa)

Oltre 100 jet, tra cui F-35 di ultima generazione, e più di 200 missili balistici. L'Idf afferma di aver colpito siti militari in diverse zone del Paese, tra cui batterie di difesa aerea e stabilimenti di produzione di missili utilizzati per produrre armi, aggiungendo che gli attacchi avrebbero garantito alle Idf «una più ampia libertà di azione aerea in futuro». (ilmessaggero.it)

Gli Stati Uniti invitano Teheran a non reagire: «La risposta di Israele è stata un esercizio di autodifesa. Nella notte l'Idf ha colpito 20 obiettivi militari tra basi, sistemi di difesa aerea, impianti di produzione missilistica e lanciatori di missili terra-terra. (La Verità)