Negozi, allarme Confesercenti su desertificazione: sparite 140mila attività in dieci anni

Servono investimenti per arginare la desertificazione commerciale. E' la richiesta della presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, intervenendo all'Assemblea 2024 della Confederazione. "Tra il 2014 e il 2024 sono scomparse dalle vie e dalle piazze italiane oltre 140mila imprese del commercio al dettaglio in sede fissa, di cui quasi 46.500 attività di vicinato "di base", dai negozi alimentari alle edicole, dai bar ai distributori carburanti" ha detto. (LA STAMPA Finanza)

La notizia riportata su altri giornali

“La mancata nascita di nuove attività nel commercio al dettaglio è ciò che ci preoccupa maggiormente. Negli ultimi dieci anni, in Italia hanno chiuso oltre 140mila negozi al dettaglio in sede fissa, di cui circa 46.500 attività di vicinato, come negozi alimentari, edicole, bar e distributori di carburanti. (il Giornale)

Confesercenti: Consumi in Caduta Libera, Allarme sulle Prospettive Economiche! (Informazione Scuola)

aprile. In 10 anni sono scomparsi 140mila negozi e con il crollo delle nascite in dieci anni le nuove aperture sono dimezzate: (Tuttosport)

Commercio in crisi: oltre 140mila negozi chiusi negli ultimi 10 anni

L'allarme per la frenata dei consumi e la desertificazione del tessuto dei piccoli negozi, ed il rapporto con la politica che non deve essere "conflittuale" e "urlata" ma dovrebbe dialogare per dare soluzioni: Confesercenti, all'appuntamento con la sua assemblea annuale, sintetizza preoccupazioni e proposte in "cinque sfide essenziali". (FashionNetwork.com IT)

Assemblea Nazionale di Confesercenti con Mattarella e papa Francesco: i bresciani presenti. Ad intervenire il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo in rappresentanza del Governo, di Renato Brunetta presidente del CNEL e di numerosi parlamentari e senatori. (Prima Brescia)

Misure di sostegno Le misure suggerite da Confesercenti per invertire rotta sul fenomeno comprendono un regime agevolato e semplificazioni burocratiche per chi avvia nuove attività nelle zone più colpite, ma anche la creazione di un fondo per la rigenerazione urbana, alimentato non solo dalle risorse derivanti dalla rottamazione delle licenze, ma anche da contributi delle grandi piattaforme di e-commerce, che dominano il 70% del mercato online. (Economy Magazine)