"Merci Gisèle Pelicot": il coraggio di una donna smuove le coscienze
Nell'aula del tribunale, la lettura delle sentenze nei confronti dei 51 dichiarati colpevoli degli stupri su Gisèle Pelicot è incessante. E lo è ancora di più se si pensa all'ipotesi per cui altri 30 uomini oltre ai presenti sarebbero stati contattati dal marito, per abusare di lei mentre era in stato di incoscienza. Incessante, come l'ovazione che ha accolto Pelicot all'uscita dell'aula. "Oggi è il giorno di Gisèle", commentano i social. (Luce)
Ne parlano anche altre fonti
Nel cuore della Provenza, nella tranquilla cittadina di Mazan, si è consumata una delle vicende più sconvolgenti della storia giudiziaria francese. Dominique Pelicot, un uomo che per quasi un decennio ha drogato e permesso a decine di uomini di abusare di sua moglie Gisèle, è stato condannato a vent’anni di carcere dal tribunale di Vaucluse. (Demografica | Adnkronos)
Béatrice Zavarro si dice «indifferente» al soprannome di “avvocata del diavolo” che le è stato affibbiato da quando ha deciso di difendere Dominique Pelicot, condannato a 20 anni di carcere per le violenze sessuali organizzate ai danni dell’ormai ex moglie Gisèle. (La Stampa)
"Grazie Gisèle Pélicot. Per queste parole di giustizia in nome delle quali hai affrontato la prova a testa alta. Per le donne, che avranno per sempre una ricognitrice con cui parlare e combattere. (Adnkronos)
Il massimo della pena - il procedimento a carico di Dominique Pelicot, che è stato "dichiarato colpevole" degli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot. Nel processo sugli stupri di Mazan, oltre a lui, sono stati dichiarati colpevoli anche i 50 co-imputati: gran parte di essi sono stati ritenuti colpevoli di “stupro aggravato in riunione e somministrazione" di droghe a Gisèle Pelicot. (Sky Tg24 )
Gise'le Pelicot, la vittima nel maxi-processo cosiddetto degli stupri di Mazan in Francia, ha detto di ''rispettare'' la sentenza dei giudici, criticata, in particolare, da diversi movimenti femministi che la considerano troppo morbida. (Tiscali Notizie)
Almeno non lo erano, per sentenza, fino all'impegno di Gisèle Pelicot, la 72enne francese che non ricordava nessuna delle violenze sessuali subite in casa per dieci anni, tra il 2011 e il 2020, a causa degli psicofarmaci disciolti a sua insaputa nelle bevande e nei cibi preparati per lei dal marito, che di quell'orchestra di ospiti reclutati on line era il direttore. (il Giornale)