Strappo nella maggioranza: bocciato taglio del canone Rai, Fi vota con l’opposizione

Ascolta la versione audio dell'articolo 1' di lettura L’emendamento al decreto fiscale sul taglio del canone Rai è stato bocciato con 12 contrari e 10 a favore, con FI che ha votato contro insieme all’opposizione. (Il Sole 24 ORE)

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La doppia spaccatura del centrodestra sul decreto fiscale non è «la maggioranza in frantumi», come finge di credere Elly Schlein, ma certo non è neppure solo una «schermaglia non particolarmente seria» come se la rivende la premier Giorgia Meloni e deve avercela messa davvero tutta per mascherare l’ira. (il manifesto)

Anche perché l’… Due ore prima il governo è andato sotto nella commissione Bilancio del Senato sull’emendamento che propone di abbassare il canone della Rai. (La Stampa)

Dopo la bocciatura dello sconto al canone Rai, che era fortemente voluto dalla Lega di Matteo Salvini, la maggioranza è andata di nuovo sotto in commissione Bilancio durante la discussione del decreto fiscale collegato alla manovra 2025. (Today.it)

Lo strappo Lega-FI sulla Rai, Ursula passa col minimo, Mirafiori ferma fino a gennaio

La proposta di modifica, che aveva il parere favorevole di relatore e governo, è stata bocciata: 10 voti favorevoli e 12 contrari. La maggioranza si spacca e il governo va sotto in Commissione Bilancio al Senato, sull'emendamento presentato dalla Lega al decreto fiscale per la riduzione del canone Rai (RaiNews)

Una misura troppo cara, l’opinione di FI, del valore di circa 430 milioni di euro, mentre le casse dello Stato languono. Motivo per cui gli azzurri hanno detto no alla sforbiciata di 20 euro proposta tramite emendamento al dl fiscale dal Carroccio, che voleva mantenerlo a 70 euro, come lo scorso anno. (ilmessaggero.it)

Traduzione: alla presidente del Consiglio le «schermaglie», ossia la lite con doppio sgambetto fra Lega e Forza Italia (al no azzurro, in commissione Bilancio al Senato, al taglio del canone Rai da 90 a 70 euro per il 2025, il Carroccio ha replicato affondando con l'astensione un emendamento del forzista Claudio Lotito sulla sanità calabrese) sono andate di traverso. (Corriere della Sera)