Trump, dazi contro Messico Canada e Cina
Il post su Truth Social pubblicato lunedì sera da Donald Trump ha avuto l’effetto che il presidente eletto si attendeva: un po’ di tensione sui titoli a Wall Street che potrebbero essere colpiti dai dazi, l’indebolimento delle monete dei tre paesi presi di mira, e tante discussioni su cosa succederà all’economia mondiale dopo il 20 gennaio, il giorno dell’inaugurazione. Trump ha infatti promesso che nel suo primo giorno alla Casa Bianca imporrà dazi doganali del 25% su tutti i prodotti importati dal Messico e dal Canada e del 10% (oltre all’attuale 15%) sulla merce in entrata dalla Cina (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri giornali
Il prossimo presidente degli Stati Uniti ha più volte ribadito la sua fiducia granitica in questo strumento, forte anche della convinzione, per la verità un po’ curiosa, che il dazio sia pagato da chi esporta, ovvero da chi vende, e non da chi importa, cioè da chi compra. (Corriere della Sera)
Sono iniziate le grandi manovre sul dossier dei dazi statunitensi, uno dei punti fermi della politica economica di Donald Trump. Per i due paesi confinanti Trump ha parlato di una tariffa al 25%, per la Cina di un’addizionale 10% rispetto ai dazi attuali. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo la Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti hanno promosso un modello economico basato sull’integrazione economica e la libertà commerciale. Queste politiche hanno consentito all’Eu… (La Stampa)
Alle ore 10.53 il titolo lasciava sul terreno il 4,5% a 12,238 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 12,044 euro e un massimo di 12,572 euro. Gli operatori collegano lo scivolone del titolo alle dichiarazioni del presindere eletto statunitense, Donald Trump, che ha ventilato nuovi dazi sui prodotti importati dal Messico, paese dove il colosso automobilitico ha parte della propria produzione. (SoldiOnline.it)
Ford General Motors (LA STAMPA Finanza)
Mancano quasi due mesi ancora al suo insediamento alla Casa Bianca, ma lui ha già aperto il grande negoziato sul protezionismo.Il Canada e il Messico, tra l'altro, sono legati da un accordo commerciale con gli Stati Uniti simile agli accordi in vigore nell'Unione Europea. (Corriere TV)