Ocse: cresce la retribuzione degli insegnanti, Italia quarta in Europa

– Aumenta il potere d'acquisto degli insegnanti italiani, in particolare di coloro che si trovano a inizio carriera. Il vecchio adagio che vede professori e professoresse del Bel Paese guadagnare meno dei colleghi europei, pare, infatti, essere smentito dall'ultimo rapporto dell'Ocse Talis, diffuso da Invalsi. Lo studio sottolinea che grazie agli aumenti decisi dall'ultimo contratto chiuso dal ministro Valditara e siglato con l'attuale governo, gli insegnanti godono, soprattutto a inizio carriera, di un deciso aumento del potere d'acquisto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Un nostro lettore, attivo sulla nostra pagina Facebook, scrive: “Sono cresciuti così bene che sono quattro mesi che prendo 240 euro in meno in media ed invece di darmi il TFR dello scorso anno in un’unica soluzione (roba di nemmeno 500 €) mi hanno pagato con tre mesi di ritardo e solo una tranche di 150 euro… ma quante buffonate scrivono e tutti a crederci… qualcuno ci invidia persino (“E si lamentano sempre…”)… praticamente le tragicomiche!!!” Ma non è l’unico, un altro nostro lettore smaschera il meccanismo: “… è evidente che se percepisci uno degli stipendi più bassi d’Europa e ti viene aumentato di due spicci, in termini proporzionali, il tuo misero stipendio, che resta sempre misero, risulta aumentato più di quello dei colleghi europei… Ma sempre fra i più bassi rimane. (Formazione Anicia)

Gli stipendi dei docenti nei Paesi europei e quanto guadagna un insegnante in Italia: ecco la classifica riportata dalla piattaforma Invalsi Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. (Virgilio Sapere)

Nell’ultimo report dell’Ocse Tails, diffuso da Invalsi, è risultato che non è vero che gli insegnanti italiani guadagnano meno dei colleghi europei, come si dice solitamente. Grazie agli aumenti derivati dall’ultimo contratto, chiuso dal ministro Valditara e siglato dall’attuale governo, infatti, gli insegnanti italiani hanno avuto un deciso aumento del loro potere d’acquisto ad inizio carriera. (lentepubblica.it)

l ministro del merito non “va bene” in aritmetica. Nel suo ultimo libro (La scuola dei talenti) – quello presentato con Matteo Salvini – Valditara si avventura in una rivendicazione del proprio operato che avrebbe portato a un sostanzioso miglioramento delle retribuzioni degli insegnanti delle scuole italiane. (FLC CGIL)

E i giovani non vogliono più fare i docenti: le cause sono stress, burocrazia e una percezione negativa del mestiere da parte della società. Lo certifica il rapporto dell'Ocse Talis, sul mondo della scuola. (Fanpage.it)

È interessante constatare come i dati reali possano essere strumentalmente piegati alle esigenze della propaganda. Ma la realtà non è facilmente mistificabile, con la conseguenza che certe operazioni rivelano lo scarso “talento” di chi le tenta. (FLC CGIL)