Sciopero dei porti in Usa, le conseguenze per il porto di Savona-Vado Ligure e il mercato italiano

Liguria. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato nello scorse ore che al momento il governo non interverrà nella vertenza aperta dai portuali americani che da ieri hanno iniziato uno sciopero totale di una settimana che, a questo punto, rischia di mandare nel caos buona parte dei traffici che legano le due sponde dell'Atlantico, Mediterraneo compreso. I porti americani, infatti, sviluppano una quota decisamente rilevante per quanto riguarda i traffici sia in entrata che in uscita per i porti di Genova e Savona-Vado Ligure, rappresentando circa il 37% del totale. (IVG.it)

Ne parlano anche altri giornali

Ansa (Avvenire)

Questo pensiero l’esperto, pare di capire, lo ha maturato considerando la presa di posizione espressa anche ieri sul tema dalla Casa Bianca, la quale da tempo ha fatto intendere di non volere utilizzare nei confronti dei lavoratori la mano pesante, ovvero non fare uso del Taft-Hartley Act, con cui in teoria potrebbe imporre loro la fine dell’astensione dalle attività. (shippingitaly.it)

Tra le richieste del sindacato Ila, International Longshoremen’s Association, c'è anche quella di salari più alti e maggiori tutele sociali e i rappresentanti dei lavoratori hanno già fatto sapere che hanno intenzione di portare avanti l’agitazione "fino a quando sarà necessario". (LA STAMPA Finanza)

Dalle banane alle auto (e non solo). Tutti i prodotti a rischio qua in Europa col mega sciopero dei portuali USA

Lo sciopero blocca tutto, dal cibo alle spedizioni di automobili, in un'interruzione che secondo gli analisti costerà all'economia americana miliardi di dollari al giorno, minaccerà posti di lavoro e potenzialmente alimenterà l'inflazione. (Corriere del Ticino)

«Esportatori e spedizionieri guardano con estrema preoccupazione alla situazione che, dall’1 ottobre 2024, bloccherà i porti della costa Est degli Usa e del Golfo del Messico. Gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale dell’Italia fuori dall’Europa. (Il Sole 24 ORE)

Lunghe file di navi portacontainer all’esterno dei principali porti degli Stati Uniti stanno mettendo a rischio l‘approvvigionamento di una serie di beni, di vario genere, dalle banane ai ricambi per le automobili. (StartupItalia)