Mattarella: la mafia si può vincere, dipende da noi

Ansa La mafia si può sconfiggere, ma tutto «dipende da noi», dall’impegno nel far prevalere la legalità contrastando «zone grigie di complicità» e consorterie. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafie, ricorda in un messaggio come i nomi delle vittime di mafia «sono parte della nostra memoria collettiva», ed è nei loro confronti che si rinnova, anzitutto, l'impegno a combattere le mafie, a partire dalle istituzioni ai luoghi della vita quotidiana, «superando rassegnazione e indifferenza, alleate dei violenti e sopraffattori». (Avvenire)
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La mafia può essere vinta. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. (Il Sole 24 ORE)
Oggi "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie" ricordo alcuni che con me hanno lavorato e sono rimasti uccisi (Il Fatto Quotidiano)
L’elenco potrebbe continuare, soprattutto se da Trapani si allarga lo sguardo alla provincia: secondo Paolo Borsellino l’idea stessa della mafia era nata all’estremo occidente della Sicilia. Ma è anche la città dei misteri, minuscoli ma non meno importanti: l’omicidio di Mauro Rostagno, quello del giudice Gian Giacomo Ciaccio Montalto, la strage di Pizzolungo, il centro Scorpione, la loggia Scontrino. (Il Fatto Quotidiano)
Trapani – Il vento che arriva dal mare soffia sulle bandiere colorate di Libera e sui nomi delle vittime innocenti delle mafie. Il loro ricordo è portato dai parenti arrivati da tutta Italia ma anche da Messico, Colombia, Argentina, Francia, Romania, Svizzera e Olanda. (La Repubblica)
Dipende da noi: tanti luminosi esempi ce lo confermano”. – “La mafia può essere vinta. (Agenzia askanews)
L’evento, curato dal Gruppo Archivistico dell’Università Popolare di Sora – APS, in collaborazione con l’Archivio Storico Comunale di Sora, si propone come un’occasione unica per riflettere sugli effetti del devastante terremoto del 1915 e sulla successiva ricostruzione della città. (Frosinone News)