Pensioni da fame, si va verso il 30-40% in meno dell’ultimo stipendio: il dramma di docenti e Ata. Previdenza integrativa come 'paracadute' - VIDEO
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Le riforme previdenziali hanno ridotto fortemente gli assegni pensionistici dei lavoratori, in particolare quelli di insegnanti e personale Ata che già purtroppo possono contare su degli stipendi che figurano tra i più bassi della pubblica amministrazione: nella scuola si percepiscono, infatti, attorno ai 30mila euro lordi annui contro i 34mila medi della Pa. Inoltre, parliamo di dipendenti, quelli che lavorano negli istituti scolastici, con una carriera spesso caratterizzata da discontinuità e lungo precariato (Tecnica della Scuola)
Ne parlano anche altre fonti
Il fatto che, a causa dei troppi decessi durante la pandemia, la vita media della popolazione sia diminuita non può certo essere considerato un dato positivo. Perché paradossale è il nostro sistema previdenziale. (InvestireOggi.it)
L’adeguamento dei requisiti pensionistici è strettamente legato all’invecchiamento della popolazione e all’aumento della speranza di vita a partire dai 65 anni, parametro chiave per le revisioni biennali previste dalla normativa. (Orizzonte Scuola)
L’età del pensionamento dei lavoratori italiani è destinata a salire. Sono troppe le variabili che “spingono” per questo processo, praticamente inevitabile: l’aspettativa di vita media dei cittadini rimane tra le più alte al mondo, il tasso demografico sempre più giù (con la maggioranza delle famiglie che si fermano ad un figlio), il numero di lavoratori attivi sempre più ristretto. (Tecnica della Scuola)
Altro che pensione anticipata, la riforma previdenziale allo studio del Governo prevede che dal 2029 l’uscita dal lavoro per ‘vecchiaia’ passerà dagli attuali 67 anni a 67 anni e 5 mesi. Secondo la stampa specializzata “è inevitabile considerare che, di due o tre mesi alla volta, molto presto le pensioni di vecchiaia supereranno il tetto dei 70 anni. (Orizzonte Scuola)
Pensione presto a 70 anni con taglio di un terzo dello stipendio, Anief: “Nel 2011 si andava a 60 anni senza riduzioni all’assegno di quiescenza, per i lavoratori della scuola è indispensabile anticipo e riscatto gratuito laurea” (Orizzonte Scuola)
Cambiano nuovamente i requisiti pensionistici per i contribuenti italiani: arriva la proposta di pensione di vecchiaia a 67,3 anni. (CasertaNotizie.com)