Sondaggi politici: in crescita FdI e Pd, calano i 5S, Meloni e Tajani i leader con più consenso
A distanza di quasi quattro mesi dalle ultime elezioni nazionali (le europee di giugno), la tendenza alla polarizzazione della politica italiana non sembra arrestarsi. Secondo l'ultimo sondaggio Monitor Italia di Tecnè-Dire, i voti continuano a concentrarsi sui due principali partiti italiani, ovvero Fratelli d'Italia e Pd, che nell'ultima settimana hanno visto un leggero miglioramento della loro percentuale di consenso. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
FdI, PD, FI e AVS sono cresciuti rispetto alle elezioni del 25 settembre 2022, mentre sono calati M5S, Lega e i partiti di centro. LINK (agenzia giornalistica opinione)
Secondo l'ultimo sondaggio Dire-Tecnè, pubblicato ieri, con interviste effettuate tra il 26 e il 27 settembre 2024, Fratelli d'Italia in una settimana guadagna lo +0,1% portandosi al 29,3% dei consensi e restando saldamente al primo posto nel ‘borsino dei partiti'. (Fanpage.it)
Il 25 settembre sono trascorsi due anni dalle elezioni politiche del 2022, che Fratelli d’Italia a capo della coalizione di destra. Durante gli ultimi 24 mesi il partito di Giorgia Meloni è cresciuto di quattro punti nei sondaggi e ora è intorno al 30 per cento dei consensi. (Pagella Politica)
ROMA – Fratelli d’Italia in una settimana guadagna lo +0,1% portandosi al 29,3% dei consensi e restando in pratica sempre al primo posto nel ‘borsino dei partiti’. È quanto emerge da un sondaggio con interviste effettuate tra il 26 e il 27 settembre 2024 su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia (Dire)
In ascesa la Lega, dall'8,2 all'8,4%, che supera Forza Italia, scesa dall'8,5% all'8,3%. (Adnkronos)
A due anni dalle ultime Politiche del 25 settembre 2022, il quadro della consueta Supermedia Youtrend restituisce uno stato di salute dei partiti, anche vista la generale stabilità rispetto ai valori visti la scorsa settimana, dal quale emerge che questo primo tratto di legislatura ha decisamente premiato quelli che già alle urne si erano affermati come le due forze politiche, e le due coalizioni, principali. (la Repubblica)