Tony Effe, il Campidoglio e il valore politico del tempo libero (di E. Loprevite)
Tony Effe torna con un nuovo tormentone. Stavolta non è la hit dell’estate, ma il caso del concerto di Capodanno nella Capitale. Breve riepilogo delle puntate precedenti: Alessandro Onorato, assessore ai grandi eventi, sport e moda al Comune di Roma, decide di ingaggiare Mahmood, Mara Sattei e il trapper di Rione Monti, noto per i suoi testi violenti e sessisti. All’annuncio si scatenano le critiche da ogni parte politica e il sindaco Roberto Gualtieri ritira l’invito per Tony poiché troppo divisivo, rivendicando il carattere inclusivo della manifestazione, che mostra un’evidente contraddizione in termini: per unire le persone è davvero necessario escluderne altre? Ed è proprio ciò che ribadiscono tutti gli artisti – dai colleghi Lazza e Kid Yugi, fino ad arrivare a Emma e Vasco Rossi - dando il proprio supporto a Tony Effe e gridando lo “stop alla censura!”. (L'HuffPost)
La notizia riportata su altri giornali
La notizia dell’esclusione ha portato diversi artisti a schierarsi dalla parte di Tony Effe, condannando aspramente quella che definiscono una censura artistica nei confronti del rapper. (Radio Deejay)
Da una parte le associazioni, loro per prime hanno sollevato la questione, per via dei testi di Tony Effe che giudicano «sessisti e un'offesa alle vittime di violenza». Il no alla partecipazione del rapper era arrivato anche da alcuni esponenti politici. (Giornale di Sicilia)
A meno di 24 ore dall’annuncio dello spettacolo, sono già di fatto introvabili i biglietti per i primi due anelli. Restano quelli del terzo (ma stanno pian piano sparendo quelli più centrali). A raccontare il percorso verso il sold out è il sito di TicketOne e la mappa dei posti ancora disponibili, sempre meno colorata. (Repubblica Roma)
E mette sul tavolo le sue carte, sull'esibizione saltata del rapper (canterà al Palasport dell'Eur): «Noi abbiamo difficoltà a fare il nostro lavoro contro il linguaggio violento e sessista, hanno detto, se poi con i soldi pubblici il Campidoglio fa cantare esattamente quei concetti che noi diciamo essere sbagliati ... (Corriere Roma)
C’è una bizzarria che si chiama “Paradosso della tolleranza”. Fino a dove si può applicare la tolleranza prima che diventi un pericolo per i tolleranti? Il paradosso è stato definito dal filosofo ed epistemologo Karl Popper: una società eccessivamente tollerante rischia di implodere e di essere dominata proprio dagli intolleranti presenti al suo interno, cui ha permesso di prolificare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ufficializzata la nuova maglia, domenica andrà in scena il match con la divisa speciale: ecco il significato, tifosi entusiasti La società partenopea ha presentato le nuove maglie Special Edition che omaggiano i 2500 anni di storia della città di Napoli. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)